SERIE A
Hellas, Juric: “Mandzukic o Ibra? Non ho chiesto niente”
In vista della sfida in trasferta contro la SPAL, Juric ha parlato come ogni settimana in conferenza stampa. Immancabile il tema mercato tra le domande poste dai giornalisti. Ecco le sue parole:
Quali sono le sue sensazioni dopo la sosta?
“È passato troppo tempo, dobbiamo rimetterci in allerta. Dobbiamo essere pronti subito, spero che i ragazzi si accendano subito”.
Badu è un nuovo acquisto.
“È lontano dalla forma migliore. Deve scaricare ogni tanto, subisce un po’ il lavoro. Penso di inserirlo pian piano, ma adesso non può partire titolare. Andrà in panchina, se avrò bisogno so che potrò iniziare a contare su di lui”.
La sua opinione sul mercato?
“Quando le cose non vanno bene gli allenatori cercano sempre scuse. Un po’ distrae, può influire perché sono tutti umani. Bisogna essere forti come gruppo, alcuni reagiscono in un modo, altri diversamente. Per noi allenatori non è il massimo”.
Aveva chiesto Manduzkic o Ibrahimovic?
“Non ho chiesto niente. Il rapporto con la società è chiaro, a inizio anno avevamo standard minimi, cercavamo uomini con potenziale inespresso. Per me non è cambiato niente, rimane il fatto che abbiamo pochi risorse perché questa è una società sana che non vuole fare debiti. Se non succede niente andiamo avanti così, se arrivano risorse devi fare un passo avanti”.
Ha il timore che qualcuno possa andarsene?
“I nomi li sappiamo, quello che so io è che non andrà via nessuno. L’accordo era che sarebbero rimasti qua i giocatori trattati da altre squadre, mi auguro con grandi motivazioni”.
Dimarco le piace?
“No, non ne parlo”.
Bessa a che punto è?
“È diverso da Badu, rispetto a lui ha ancora dolore. A me viene difficile allenare un giocatore che ha dolore. In questo momento per la mia volontà è ancora a parte, lo aspetto a braccia aperte. Se non riesce a non avere dolore pensiamo ad altre cose”.
Il ritiro saltato?
“Volevamo fare una cosa carina, la colpa è di chi ha organizzato tutto. Abbiamo lavorato bene, ma tre settimane senza partite non sappiamo come ci arriveremo”.
Gennaio sarà decisivo.
“È ancora lunga, non devi rilassarti. Se non fai bene vai avanti, bisogna essere leggeri di mente, affrontarle con lo spirito giusto, senza pensare all’avversario. Anche le partite che abbiamo vinto non sono state facili”.
Chi può sostituire Amrabat?
“Giocheranno Pessina e Veloso. Non hanno le sue stesse caratteristiche, ma non sono male”.
Chi farà posto a Badu in lista?
“A gennaio può cambiare continuamente. Di Carmine non sarà convocato, non si sente bene con la mano. Se non è al 100% non ci serve”.
Stepinski e Pazzini insieme?
“No. Può giocare anche Pazzini dall’inizio”.
Cosa teme maggiormente della SPAL?
“È una squadra che da anni gioca in modo simile. Cercano sempre di migliorarsi, hanno fatto bene a Torino. Sarà come al solito una partita pericolosa”.
Nelle ultime partite avete subito molti gol. La preoccupa?
“Qualche errore di troppo è stato commesso, poi d’altra parte il calcio è così. In certi periodi ci è andata bene, in altri meno bene. Rimane il fatto che abbiamo commesso qualche errore in più”.
Domani dovete vincere?
“La SPAL gioca in casa, loro cercheranno di vincere come noi. È importante per noi quanto per loro, è presto per fare previsioni”.
Petagna è il pericolo principale?
“Hanno tante risorse, ha recuperato anche Di Francesco”.
È l’allenatore giusto per questa piazza?
“Mi trovo bene, c’è lo spirito giusto. I tifosi sono contenti, mi auguro di andare avanti così, ci vuole un attimo a perdere la positività”.
Domani ci saranno 2000 tifosi.
“Sentiamo l’entusiasmo del pubblico, è importante per i ragazzi. Dobbiamo fare di tutto per non perdere questa cosa. Serve tenercelo stretto”.
Segnate anche di più, oltre a subire di più.
“Non è cambiato nulla, il modo di giocare è stato più o meno lo stesso. Mentirei se dicessi che è cambiato qualcosa. Può essere che siamo più freddi sotto porta”.
Convocherà qualcuno della Primavera?
“Udogie posso dire che mi piace, ha doti. Non sai con i giovani se diventeranno giocatori, ma ha doti importanti”.
Prima del Torino non aveva visto la squadra concentrata al massimo.
“Magari mi faccio io i film. Mi hanno disturbato un po’ i festeggiamenti, non so se anche ai giocatori. Ho visto bene alcuni in queste settimane, altri iniziano ad essere un po’ sotto. Alcuni tirano forte, altri mollano un po’, e penso sia naturale, soprattutto per chi ha giocato poco. Il problema è che cala l’intensità dell’allenamento, non deve essere così, bisogna essere anche drastico”.
Faraoni e Lazovic sono insostituibili, sulle fasce loro hanno più difficoltà.
“Strefezza sta facendo bene il quinto. Come Lazovic, che inizialmente faceva l’esterno alto. Penso che Semplici sia bravo, ha saputo adattarsi alle situazioni nel corso degli anni”.
Sulla trequarti ci saranno Verre e Zaccagni?
“È probabile, a noi manca molto Salcedo. Lui non ci sarà ancora a lungo”.
Oltre a Di Carmine sono tutti arruolabili?
“Di Carmine se non è al 100% mi sembra dia di meno. Quando è a posto diventa un giocatore importante. Sarà fuori anche Empereur”.
Si aspetta movimenti in entrata a breve o a fine mercato?
“Come siamo adesso va bene. Per come vedo le cose se entrano capitali in società con delle cessioni allora devi fare un salto di qualità, comprando giocatori di livello più alto. Se non accade questo non succede niente, va benissimo e io sono contento”.
In difesa giocheranno Rrahmani, Kumbulla e Gunter?
“Devo pensarci, ma penso giocheranno loro tre”