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#LBDV – Napoli: ecco chi è Demme, il promesso sposo degli azzurri
Quasi in maniera immediata, il Napoli ha preso Diego Demme. Il calciatore del Lipsia è uno degli uomini scelti dalla dirigenza azzurra per passare in maniera definitiva – ed anche con interpreti giusti – al 4-3-3 di Gennaro Gattuso.
Demme non è una scelta di ripiego a Stanislav Lobotka, ma bensì la certificata necessità degli azzurri di ricorrere a più di un’operazione per riempire le caselle di un centrocampo fin troppo corto. Ed è così che mentre si ultimano i discorsi col Celta Vigo per Lobotka, Giuntoli e staff si sono fiondati sul tedesco del Lipsia, che tanto ha in comune con il Napoli. Scopriamo chi è.
Quantità e personalità al servizio del collettivo
La carriera di Diego Demme, classe 1991, nasce nelle giovanili dell’Arminia Bielefeld, club della zona del Nordreno-Vestfalia (in Germania, naturalmente). La sua gavetta nelle serie minori del calcio tedesco – tra l’Arminia ed il Paderborn – lo portano fino a Lipsia nel 2014 dove, dopo due anni in cadetteria, esordisce in Bundesliga. Con i Weiss-Rot totalizza 165 presenze, essendo uno dei protagonisti dell’exploit del Lipsia tanto apprezzato in questi ultimi in giro per l’Europa.
Si può definirlo come un centrocampista di grande quantità, che gli permette di essere impiegato anche largo sulle fasce in caso di emergenza, affronta ogni gara con corsa, qualità e personalità. Con i suoi 172 cm di altezza per 71 kg, può giocare sia da mezzala che da vertice basso.
Caratteristiche che si sposano alla perfezione con le necessità attuali del Napoli. Un colpo, inoltre, che sembra proprio suggerito dal destino.
Napoli e Gattuso nel destino
Diego Demme, sebbene sia nato in Germania, ha origini calabresi, terra di origine di suo padre. Quest’ultimo, tifoso del Napoli, decise di chiamarlo come Diego Armando Maradona, definito è venerato come una vera e propria divinità sulle sponde del golfo partenopeo.
Altra coincidenza? Il suo idolo calcistico, secondo quanto svelato dal calciatore stesso in tempi non sospetti, è proprio l’attuale allenatore del Napoli Gennaro Gattuso.
“Sono un grande fan di Rino Gattuso, lo ammetto. Mi piaceva il suo gioco aggressivo e la sua grinta, la sua voglia di dare sempre tutto per la squadra e di trascinarla. Mi sento molto simile a lui nel mio stile: metto tutto me stesso in campo, la mia grinta nei contrasti, la mia fisicità e anche la capacità di giocare la palla”
Ringhio dunque può affidarsi ad uno dei suoi fedeli ammiratori, per cercare di sgrovigliare una matassa difficile da decifrare. Obiettivo arduo di questi tempi all’ombra del Vesuvio, ma Diego e Gennaro sono due guerrieri dentro. Due guerrieri che stanno per abbracciarsi, con in testa un solo obiettivo: allontanare il Napoli dai propri fantasmi. Il tutto, in attesa sempre di notizie dalla Spagna o, per meglio dire, dalla Galizia, dove risiede al momento Lobotka, altro promesso sposo azzurro.