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#LBDV – Theo Hernandez: un patrimonio da salvaguardare per la rinascita del Milan

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L’imperativo in casa Milan è la parola rinascita. Un processo nel quale i rossoneri sono ormai impegnati da anni, dopo la fine della gloriosa era Berlusconi.

Per rinascere il Diavolo ha bisogno di continuità, nelle idee e nelle prestazioni, e soprattutto necessita di un progetto forte ed a lungo termine. Il tutto non può prescindere ovviamente dalla scelta di giocatori funzionali e su cui iniziare ad incasellare i mattoni di un castello che di bello al momento ha soltanto il suo passato.

Uno di questi potrebbe essere Theo Hernandez, un calciatore che a suon di prestazioni e, nonostante il suo ruolo, di gol si sta prendendo la scena del San Siro tinto di rosso e di nero. Tutti fattori che stanno aiutando il Milan a risalire quanto meno la classifica in questa stagione, facendo aumentare quel che oggi è il suo valore tecnico ed economico. Ma quest’ultimo è un aspetto che poco si considera dalle parti di Via Aldo Rossi: c’è da costruire la squadra del futuro e Theo può farne tranquillamente parte.

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GLI INIZI ED IL ‘DOPPIO’ PASSATO MADRILENO

Nel suo primo trascorso nel Rayo Majadahonda, club dell’entroterra madrileno, fa subito mostrare le sue qualità, tanto da convincere l’Atletico Madrid a tesserarlo alla tenera età di 10 anni.

Un trascorso analogo a quello del suo fratello maggiore Lucas, attuale calciatore del Bayern Monaco con cui ha condiviso proprio la parentesi dei Colchoneros. Inoltre, a dimostrazione di come il calcio sia una questione tutta di famiglia, suo padre, Jean-François, è stato un difensore con presenze sia in Francia che in Spagna (Atlético compreso).

Con la prima squadra Theo non colleziona alcuna presenza; sarà nella stagione in prestito all’Alaves (2016-2017) che si mette in luce anche ai colossi del calcio che conta.

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Nella stagione successiva su di lui piomba l’altra sponda della capitale spagnola, quel Real Madrid che lo strappa ai cugini dell’Atletico versando la clausola di circa 30 milioni. L’impatto con i Blancos non appare irresistibile, pur considerando che avanti a lui nelle gerarchie c’è un certo Marcelo.

Altra esperienza in prestito dunque, questa volta alla Real Sociedad dove in totale somma 24 presenze ed 1 gol.

Ma nonostante ciò il Real continua a vederlo non pienamente al centro del suo progetto. A Theo la situazione inizia ad andare stretta e si guarda intorno alla ricerca della squadra giusta in cui esplodere e crescere ulteriormente. E quella squadra non è tardata ad arrivare.

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PRIMA STAGIONE AL MILAN: LE GIOIE DOPO LE PRIME DIFFICOLTÀ

Dopo un forte sondaggio da parte del Napoli, che poi ha preferito mai affondare realmente il colpo, si fa avanti proprio il Milan che lo prende a titolo definitivo per 20 milioni di euro.

Mi sono ridotto lo stipendio per vestire il rossonero” dichiarava il francese al momento del suo sbarco in Serie A.

Tuttavia la sua prima esperienza in Italia inizia in salita, dato il suo infortunio rimediato durante l’ICC alla caviglia. Ma il terzino classe ‘96 (24 anni il prossimo ottobre) si fa trovare pronto nella seconda parte di settembre e subito si rende protagonista.

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Sia prima con Marco Giampolo e sia poi con Stefano Pioli, Hernandez diventa un uomo insostituibile per l’out di sinistra scalzando dalla titolarità Ricardo Rodriguez, il cui futuro appare ancora incerto ma indubbiamente verso altri lidi.

La sua continua propensione alla spinta offensiva si rivela cruciale nella fattura totale del gioco del Milan, considerando soprattutto i suoi numeri stagionali fino ad adesso. 5 gol e 2 assist sono un bottino niente male e che al momento consente di sorvolare per un attimo quelle che sono le sue lacune in fase difensiva. Parliamo di un calciatore che non ha nemmeno 24 anni e ha tutto il tempo di crescere. Tatticamente ma anche economicamente.

QUANTO VALE IL FRANCESE?

Le sue prestazioni iniziano ad avere una certa cassa di risonanza mediatica e con ciò è inevitabile discutere su quello che è, almeno teoricamente, il suo attuale valore di mercato.

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È ormai risaputo che ad oggi il mercato non abbonda di terzini di assoluto livello – su scala continentale, si intende – facendo lievitare già di per se i costi riguardo i laterali.

È lecito aspettarsi che la valutazione di Theo Hernandez a questo punto doppi in maniera larga l’iniziale valutazione dei 20 milioni, somma servita al Milan per strapparlo al Real Madrid. Così come sarà lecito che il suo prezzo magari continuerà a salire, qualora la caratura delle sue prestazione dovesse rimanere nello standard attuale.

Un terzino di questo genere, che presto rientrerà anche nel discorso della Nazionale Francese, e di soli 23 anni e mezzo inizia a fare gola in giro per l’Europa, ma il Milan almeno per il momento ha in testa altre priorità. L’urgenza impellente dei rossoneri di risalire la china non consente valutazioni del genere, ma costringe in qualche modo a vagliare delle soluzioni per inserire il buon Hernandez in un contesto ancora più competitivo di quello attuale. Perché per rinascere occorre aggiungere mattoni sulle prime fondamenta forti disponibili. Trattenere e costruire sui patrimoni della squadra è la soluzione più logica; altre soluzioni non sono contemplate. E questo Hernandez non può che essere un patrimonio su cui continuare a perseverare.

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