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Hellas Verona, Setti: “Var? Credo sia giusto anche con le piccole, ma è un incubo per l’arbitro…”

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Maurizio Setti, presidente dell’Hellas Verona, ha rilasciato una lunga intervista a La Domenica Sportiva. Ecco le sue parole riportate da TuttoMercatoWeb:

“Qualche punto sicuramente ci manca, soprattutto con il Milan. Sia all’andata che al ritorno. Oggi magari non se ne sono accorti, ma c’era un rigore per noi. Poi siamo rimasti in dieci e abbiamo sofferto un quarto d’ora ma è stata una grande partita”.

Tra Sarri, Conte e Simone Inzaghi chi sceglie?
“Per come vedo il calcio direi Inzaghi”.

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Lei si è mai arrabbiato come Commisso?
“No. Reputo che il VAR sia giusto, chiaro, soprattutto per le medio-piccole. Siamo però agli eccessi, vedo molto calcio inglese e lì è tutto più scorrevole. Qui il VAR è un incubo per l’arbitro, magari chi è nella sala non è simpatico a chi è in campo o situazioni strane del genere. In un campionato però tutto torna, nella partita secca magari no…”.

Cosa le piace di Juric?
“Ho scelto io il mister, incarna quello che si vuole vedere a Verona. Un gioco aggressivo, box-to-box. Ha fatto un lavoro strepitoso con questi ragazzi, noi ci credevamo anche se ci davano tutti morti. Senza gruppo il singolo fa fatica, soprattutto nella lotta salvezza. Oggi vincevamo, potevamo farcela senza l’espulsione. Eravamo in crescendo, è andata così e va bene. Volevamo sfatare il mito di San Siro e vincere ma non è importante, cercheremo di far punti su altri campi”.

Avete ricevuto tante offerte per Faraoni?
“Su Faraoni ci abbiamo creduto, l’abbiamo preso l’anno scorso in B. Avevamo detto che non avremmo venduto nessuno, se non da giugno in poi, e così è stato. Poi abbiamo un allenatore che durante gli allenamenti gli tira davvero il collo”.

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Vi siete mossi bene sul mercato.
“Dobbiamo vincere con le idee. Un esempio è l’Atalanta che 5 anni fa era come noi, e con le idee ha fatto passi da gigante arrivando in Champions League. C’è una catena corta, notizie dirette tra me, direttore e il mister. Anche lui si sente tranquillo perché sa della nostra serietà”.

Siete tutt’uno con i tifosi.
“Non so perché non ho molti rapporti, credo che siamo nella fase up. D’altronde contano i risultati, anche se abbiamo fatto molto anche oltre al campo di gioco”.

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