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FISCHIO D’INIZIO BOLOGNA – Contro la Roma è una partita qualsiasi
In settimana abbiamo cercato di capire come la partita dell’Olimpico potesse essere percepita dagli addetti ai lavori. Solitamente si parla delle partite delle prime sei della classifica, dando spazio anche all’avversario. Ma in questo caso, dai vari collegamenti da Trigoria, nessuna parola spesa per l’avversario di turno, ossia il Bologna.
Giovedì la conferenza stampa pre partita di Fonseca è stata a dir poco imbarazzante. I giornalisti hanno fatto domande di ogni genere. Ancora a chiedere della clamorosa sconfitta della Roma con il Sassuolo, piuttosto che delle parole di Dzeko suggerite all’allenatore rispetto agli arbitri.
Del Bologna niente. Ma, soprattutto, della partita di oggi niente. Forse ne parleranno quando si sarà disputata e diciamo forse. Cosa dobbiamo pensare?
Che è una partita qualsiasi, che passa inosservata e non crea interesse. Probabilmente gli emiliani non sono considerati all’altezza della cronaca. Affrontare un match contro una “grande” squadra nell’ombra può essere un vantaggio ma è altrettanto vero che il Bologna, forse, in questo momento meriterebbe un pre partita diverso da parte di tutti quelli che non sono tifosi rossoblu. Nessuna polemica ma semplicemente considerazioni reali rispetto a quanto accaduto e non visto.
Premesso questo e doverosamente sottolineato, veniamo a ciò che conta, ossia alla partita di oggi.
Il Bologna si presenta in Capitale con tante assenze ma con quella sfacciataggine simbolo ormai del suo comandante che non sarà presente in panchina.
Le assenze e le squalifiche portano i giovani talenti di Mihajlovic ad essere protagonisti. Barrow, con ogni probabilità, partirà titolare insieme a Niko Dominguez.
Schouten è inevitabilmente confermato in mezzo al campo, viste le prestazioni fornite nelle ultime gare.
Tomiyasu, al rientro, e Svanberg, pronto a dare supporto durante i novanta minuti insieme a Skov Olsen.
Sembra un azzardo schierarli tutti in una partita così difficile, ma dicono che il coraggio ed appunto l’essere sfacciati possa premiare. Il Mister crede nel gruppo e nel fatto che tutti gli elementi siano ugualmente importanti. Se non fosse così, quando vengono chiamati in causa quelli che solitamente giocano meno non ci sarebbero certezze.
Poi la partita, dal fischio di inizio al termine, può avere dinamiche e variabili imprevedibili. Ma partir con solidità e giusta mentalità porta ad avere certezze che in campo si vedono. Oggi il Bologna è tutto questo. Quindi è temibile, a prescindere da chi gioca.
Siamo convinti che la Roma sia complessivamente più forte del Bologna, per tasso tecnico e per rosa. Ma alla squadra di Fonseca manca la sfacciataggine e la spensieratezza di poterla anche perdere la partita di oggi.
Quando sei obbligato, o quasi, ad arrivare tra le prime sei del campionato puoi anche non trovare mai quel filo sottile che permette di essere un grande gruppo. Un grande gruppo può arrivare davanti ad una grande squadra.
Forse se oggi miracolosamente il Bologna porta via tre punti dall’Olimpico qualcuno ne parlerà un pò di più. O magari no.
Vedremo cosa accadrà. Intanto apprestiamoci a tifare ognuno per i propri colori e a vedere quanto i giovani buttati nella mischia possano sorprendere.