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Rivoluzione VAR, Marelli: “Apertura inaspettata, ma a campionato in corso è un’assurdità”
Potrebbe essere fondamentale, ma inserirla ora è un’assurdità: questo il pensiero di Luca Marelli, opinionista calcistico ed e arbitro, sulla possibile rivoluzione che cambierebbe il modo di chiamare la VAR. Come spiegato in un recente articolo, la novità che verrebbe introdotta è il challenge, la richiesta del VAR non da parte degli arbitri, ma dei club. Una decisione che, se accertata e messa in pratica, potrebbe portare ad un modo totalmente nuovo di intendere l’aiuto del review.
Ma Luca Marelli ha le sue perplessità sulla vicenda. Come spiegato a TMWRadio: “E’ un’apertura inaspettata. Nell’agenda del 29 febbraio all’IFAB non è in programma, non c’è l’ipotesi challenge. Verrà portata dalla FIGC, è un fattore interessante. E’ una naturale evoluzione della tecnologia ma c’è una cosa che non va bene nel comunicato: è l’ultimo paragrafo, che è un’assurdità. Si dice ‘già trasferito agli arbitri’. E’ una richiesta che dovrebbe partire dalla prossima giornata? Perché nelle prime 23 giornate no e nelle ultime 15 sì? Che senso ha a campionato in corso? Che significa dire pubblicamente che bisogna andare più spesso all’on field review, da parte della FIGC? La FIGC decide quel che l’AIA deve fare in campo? Il tocco di mano di De Vrij non è mai mano e siamo qui a discuterne? Se fossi designatore ora direi agli arbitri ‘andate ogni 3 minuti al VAR così evitiamo polemiche’. Stanno applicando il protocollo internazionale, che significa ‘applicarlo meglio’. Ce lo spieghino, se la FIGC fa le regole”.