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Bufera Milan, Boban: “Credevo in un Milan unito ma…”
C’è aria di rottura in casa Milan, ciò si evidenzia dalle dichiarazioni del Direttore finanziario dei rossoneri Zvonimir Boban, rilasciate ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Il dirigente croato non le manda a dire e prende una posizione ferma nei confronti delle voci delle ultime settimane e, soprattutto, sulla questione Rangnick. La frattura era evidente, ma solo adesso emerge chiaramente. Da una parte Zvonimir Boban e Paolo Maldini, dal’altra Ivan Gazidis. L’ex centrocampista rossonero invita la società a uscire allo scoperto per fare chiarezza sui presunti contatti tra l’amministratore delegato, Gazidis, e Ralf Rangnick, invitando la proprietà a uscire allo scoperto per fare chiarezza. Salgono, quindi, le quotazioni dell’approdo dell’attuale DS del RB Lipsia al Milan. Il tedesco in rossonero dovrebbe ricoprire il ruolo di “manager all’inglese”, ovvero doppio ruolo per Rangnick: sia allenatore, al posto di Pioli, che Direttore sportivo. Di seguito le parole di Boban:
“Milan unito? Ci credevo… Su Rangnick scorrettezza, parli Elliott. Il fatto che parliamo di queste cose non fa bene a nessuno, soprattutto alla vigilia di una partita importante, come sono tutte quelle che stiamo giocando adesso. La cosa peggiore è che ciò avviene in un momento in cui si vede un grande lavoro da parte di Pioli. Non averci avvisato è stato irrispettoso e inelegante. Non è da Milan. Almeno quello che ricordavamo fosse il Milan. Per il bene del club la proprietà intervenga, ma dovrà essere precisa su budget e obiettivi. Nonostante i tagli, non sappiamo che margini avremo. Maldini è un dirigente credibile e capace. Progetto che avevamo impostato era triennale. Serve un meeting al più presto con la proprietà”.
Ulteriori dichiarazioni saranno disponibili tra poche ore in edicola e online su La Gazzetta dello Sport.