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#CORONAVIRUS – Roma, Spinazzola: “Speriamo finisca presto, mi mancano tanto gli allenamenti con i compagni”

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Leonardo Spinazzola, difensore della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Roma Radio. L’esterno giallorosso, che oggi compie 27 anni, festeggerà in quarantena a causa dell’emergenza coronavirus: “Mi mancano tanto gli allenamenti con i compagni, che sono come una seconda famiglia con la quale ti diverti. Sento anche la mancanza del calore dei tifosi sugli spalti, ma purtroppo dobbiamo avere pazienza e aspettare”. 

Un pensiero per Bergamo, dove Spinazzola ha trascorso i suoi anni atalantini, e per chi combatte l’emergenza in prima linea: “Mando un grande abbraccio alla città di Bergamo e a tutto il personale sanitario che si sta sacrificando per noi in questi giorni difficili. Sono loro i veri eroi, quelli che salvano le vite”.

Come si festeggia un compleanno in quarantena?
“Innanzitutto con mio figlio, con lui ogni giorno è un compleanno. Ci lamentiamo sempre che non possiamo stare con i nostri figli e adesso abbiamo tutto il tempo. Mia moglie si è fatta spedire dei palloncini, tra poco li gonfiamo, mi ha detto di mettermi una camicia: cambiamo un po’, altrimenti sto sempre in pantaloncini e maglietta!”.

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Oggi a tavola sgarri?
“Beh, sì dai, a pranzo ci sta. Poi “sgarro”…A pranzo mangio una pasta al forno”.

Noi a casa stiamo mangiando un po’ di più. Per voi calciatori invece a casa è più tosta?
“Sì, è tosta, anche perché vedo mio figlio a casa che mangia sempre cioccolata e gli dico “Quanto sei fortunato!”. Io ho sempre fame, però mangio mandorle e altre cose che riempiono un po’ lo stomaco ma hanno poco sapore”.

Ti mancano più le partite o la quotidianità con i tuoi compagni?
“Mi manca tutto. Forse più gli allenamenti con i compagni, perché solitamente stiamo più con loro che con le nostre famiglie. Ogni squadra è una seconda famiglia, passi tantissimo tempo con loro, ti diverti e ridi. Poi certo mi manca anche la partita, lo stadio, i tifosi, il calore della gente. Dobbiamo avere tanta pazienza, anche perché non penso sia breve questa situazione”.

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Per ora bisogna fare quello che ci dicono.
“Speriamo finisca presto. Soprattutto al nord…Mi dispiace tanto per la città di Bergamo, una città con cui ho un legame particolare. Penso a tutti i dottori, ai medici, agli infermieri: persone che stanno perdendo anche la vita, per chi sta male. Loro sono i veri eroi perché salvano tante vite, noi calciatori al massimo possiamo dare un sorriso o una lacrima alla gente”.

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