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ANGOLO DEL TIFOSO BOLOGNA – Il Nuovo mondo che verrà

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Molti di noi fanno parte di una generazione che ha solo sentito parlare di momenti storici drammatici.

Le guerre mondiali sono lontane un secolo e le abbiamo studiate solo sui libri di storia. Qualcuno ha forse ascoltato racconti dei nonni che, a loro modo, hanno lasciato in eredità una sofferenza vissuta sulla loro pelle.

Ma ora tocca a noi, a tutti noi, che non avremmo mai pensato di essere in prima linea e di pagare un prezzo così alto dopo decenni di pace e prosperità.

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I nostri figli, per fortuna, stanno vivendo questa fase un pò come una vacanza. Noi adulti, invece, la stiamo vivendo come una reclusione forzata esasperata dalla paura. Gli anziani, probabilmente, stanno pagando più di tutti perchè rappresentano la fascia più debole e a rischio.

In questo periodo, le nostre reazioni sono diverse.

Ci sono persone che vedono quanto sta accadendo come una grande opportunità di rinascita. Nel nuovo mondo ci saranno priorità diverse, valori che riaffioriranno, come ad esempio quello della solidarietà.

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Ci sono persone che, invece, sentono di aver perso tutto e rimpiangeranno per sempre le vecchie abitudini.

Infine, ci sono quelle persone che possono dire la loro dall’alto delle dure esperienze personali vissute e dalle quali è possibile cogliere spunti importanti di riflessione.

Sinisa Mihajlovic è una di queste persone, ed ha solo cinquanta anni. Lui una guerra l’ha vissuta e ce l’ha ben scolpita nella mente.

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Poi, grazie al suo talento e alla sua tenacia, è riuscito ad affermarsi nel mondo del calcio, diventando “ricco” e famoso.

Da ricco e famoso ha comunque incontrato sulla sua strada una malattia terribile, che lo ha braccato per un anno, tenendolo relegato per lunghi periodi in una stanza di ospedale.

Ed oggi è qui, come tutti noi. Ma, a differenza di molti di noi, ha cicatrici che negli anni ha accumulato. Per lui, infatti, questo nuovo scenario rappresenta un’altra sfida che, da guerriero quale è, deve vincere.

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Certamente, alla luce di tutte le esperienze accumulate, sarà consapevole del fatto che molte cose cambieranno, sia da un punto di vista sociale che economico.

Ma questo non lo destabilizza. Prenderà le sue contromisure e cercherà di trarre il massimo dalla nuova dimensione che la vita gli metterà di fronte.

E, dunque, perché oggi parliamo di Sinisa? Forse perché tutti noi dovremmo tener presente l’esperienza di persone come lui, che ha attraversato l’inferno, riemergendo più forte, dotato di strumenti in grado di gestire crisi o difficoltà.

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Ognuno di noi uscirà da questo periodo difficile migliore o uguale a prima. Sarà per tutti un banco di prova il prossimo futuro.

Sinisa si adatterà e tirerà come sempre fuori il meglio di sè dalle situazioni.

Il calcio cambierà a braccetto col mondo e tutti i protagonisti di questo mondo gonfiato, forse, saranno più uomini di prima.

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La filosofia buddista narra che “nulla è per caso”. Quello che sta accadendo può essere visto come un segnale, un’occasione per consentire alle generazioni future di vivere in un mondo migliore.

Oggi soffriamo e piangiamo tutte le vittime di questa strage. Domani, invece, potremmo anche essere parte di un nuovo mondo, migliore di quello vissuto fino ad oggi.

A tutti voi, teniamo duro per tutti noi.

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