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IO RESTO #ACASACONVLAD – Premier e Coronavirus
Avere venticinque punti di vantaggio e non sapere ancora se la vittoria sarà assegnata o meno.
E’ questo il dramma che sta vivendo il Liverpool, squadra inglese ormai sempre più affermata e consolidata, soprattutto in Europa.
Si, perché lo scudetto, nella sua Premier League, il Liverpool non lo vince da ben trent’anni.
E quest’anno la vittoria è davvero in tasca. Sono addirittura venticinque i punti che dividono il Liverpool dal Manchester City di Guardiola secondo in classifica.
In tempi normali, i media avrebbero già assegnato la vittoria, seppur non ancora matematica, ai Reds allenati da Kloop.
I numeri della squadra, quest’anno, sono senza precedenti e solo una surreale, quanto incredibile, rimonta del Manchester potrebbe vanificare un sogno inseguito da fin troppo tempo.
In tempi di Coronavirus invece, nulla è più certo.
Tutti i campionati sportivi sono sospesi e, fino a data da determinarsi, anche quello inglese.
Pure i calciatori inglesi stanno facendo i conti col Coronavirus e con le misure di prevenzione.
I giocatori sono a casa, rispettano le misure restrittive imposte dal loro governo, così come tutti i cittadini europei e mondiali.
Ma la società ha previsto che in una situazione come quella che stanno vivendo i Reds, in cui il loro sogno potrebbe essere infranto dalle regole imprevedibili della Pandemia, un sostegno psichico sia necessario e pertanto ha previsto un servizio psicologico di supporto per chi temesse di “non farcela” a gestire questo momento delicato.
Come ha affermato il loro mister Kloop:
Il calcio non è la cosa più importante. La salute e la sicurezza di tutti noi è molto più importante.
Così, i giocatori sono stati invitati dalla società a godersi questo periodo restando a casa, in famiglia, con i figli, le mogli e gli affetti più cari. Qualche esercizio di respirazione e chi proprio non riesce ad autogestire la propria ansia potrà rivolgersi alla società che offrira’ il suo intervento psicologico.
Aggiungerei – con modesto consiglio rivolto ai dirigenti e al coach della squadra inglese – che rivedere ogni tanto in TV il 2-0 rifilato dal Napoli al San Paolo nella gara di Champions del 17 settembre aiuterebbe i giocatori ad analizzare quali passi falsi non commettere per portare a casa il tanto desiderato scudetto, Coronavirus permettendo.