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ZONA CESARINI – Il Lupo di Gratton

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Il 3 Aprile si è spento Piero Gratton, designer italiano ideatore del famoso logo del “lupetto” romanista e, di fatto, inventore del merchandising calcistico.

MA ANDIAMO PER ORDINE

Il nostro nasce a Milano nel 1939, ma a Roma frequenta il Liceo Artistico Ripetta e proprio a Roma dirigerà, per 25 anni, il gruppo di grafica per il TG2. Proprio quei lavori, tendenti al giallo e rosso, ingolosirono l’allora Presidente della Roma, Gaetano Anzalone, facendo gongolare il romanistissimo direttore del TG, Andrea Barbato. Era il 1978, Trigoria era ancora in costruzione, proprio per mano di Anzalone, e negli uffici allora siti al Circo Massimo si fece la storia.

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«Fummo i primi a fare un’operazione seria di sfruttamento del marchio: io disegnai lo storico lupetto e lo depositammo, come un logo industriale. Fino a quel momento, chiunque poteva prendere l’immagine della Roma, stamparla su sciarpe e magliette e mettersi a venderle».

«Anzalone è stato l’uomo che ha posto le basi per tutto quello che è venuto dopo. All’epoca, i presidenti dovevano metterceli di persona i soldi. Era una persona onesta, un costruttore: le sue disponibilità economiche non erano illimitate. E il calcio era fatto per gente che aveva il pelo sullo stomaco: le persone perbene venivano massacrate, anche dalla stampa. Sensi si è rovinato con la Roma, Anzalone non è arrivato a quei livelli solo perché si è fermato prima».

Pare che, all’arrivo di Dino Viola, l’ingegnere toscano non amasse molto quel logo…

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«Probabilmente perché non era una cosa che si era inventato lui, il che gli dava molto fastidio: mi ha chiesto varie volte se potessi ridisegnarlo, stringendo le mandibole del lupo. Ma io, ogni volta, gli dicevo che non era possibile…»

NON SOLO IL LUPETTO

Pochi sanno che il lavoro di Gratton non si fermò certo al lupetto. Rimanendo al calcio, disegnò anche i loghi per Ascoli, Cesena, Palermo, Pescara ed Udinese e – udite udite – l’aquilotto della Lazio, sfoggiato tra il ’79 e il 1982. Be’… più famoso, il galletto obliquo del Bari.

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Nota di colore che non sapevo e scoperta su Twitter: ha disegnato anche il logo di Avventure nel Mondo.

Ma quel lupetto straordinario ancora è forte per me, stampato sulla bellissima maglia anni ’90, col colletto e con la scritta Barilla sul petto.

Ciao Piero,

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Grazie.

 

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