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Napoli, cosa c’è dietro il divorzio Insigne – Raiola?

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Nella giornata di ieri è arrivata la notizia che il capitano del Napoli Lorenzo Insigne ha risolto il proprio legame professionale con Mino Raiola (qui i dettagli).

Ma cosa c’è dietro questa rottura, arrivata all’improvviso come un fulmine a ciel sereno? Le ipotesi sono molteplici: Insigne ha un rapporto positivo con il club, nonostante la vicenda multe post-ammutinamento abbia creato ed ancora conservi qualche dissapore. Quindi tale scenario porterebbe – stando a quanto riportato da calciomercato.com – ad un eventuale rinnovo di contratto, con relativo prolungamento: anche perché Insigne ha un contratto difficilmente migliorabile (4.5 milioni a stagione) e soprattutto diventa molto complesso da cedere. Perché il Napoli chiede, inevitabilmente, cifre molto alte (vicine ai 70 milioni) per il suo capitano che è anche il numero 10 della Nazionale. Se già prima era complesso immaginare una sua cessione a queste cifre, post-pandemia diventa, praticamente impossibile. Ed allora, potrebbe entrare in scena l’operazione “capitano a vita” con un prolungamento importante.

A chi a questo punto sarà affidata la procura del talento di Frattamaggiore? Già è scoppiato, il gossip legato al possibile nuovo procuratore. Tutti i big italiani, capeggiati da Pastorello, potrebbero tentare Insigne, potrebbero cercare di prenderne la procura. Al momento, però, lo scenario potrebbe anche condurre ad un possibile rinnovo con il Napoli: Insigne – secondo quanto riportato il sito succitato – conduce la trattativa con il club solo con l’ausilio di alcuni legali così come sta facendo Dries Mertens, attraverso la Stirr Associates, che cura gli aspetti legali, mentre, come dimostra l’incontro, da solo a pranzo, del primo marzo con De Laurentiis, è lo stesso belga a condurre la trattativa per il proprio rinnovo. Insigne vuol ripartire da qui, con un nuovo contratto che potrebbe scadere nel 2025.

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