CORNER CAFE’ – Chi è davvero Paulo Dybala?

Chi è davvero Paulo Dybala è un quesito che ci siamo posti in molti, negli ultimi giorni. Sarà la continua esposizione ad internet, o sarà il vezzo squisitamente italiano di mettere bocca un po’ ovunque, ma è certo che in questo periodo le parole sull’argentino si sprecano.

Come sempre, da sempre, in una discussione vengono a formarsi le fazioni: chi pro, chi contro Dybala. Da un lato i Bergomi, i Di Canio, e – in passato – anche i Canniggia, che vedono nell’argentino un buon calciatore, ma sul quale non ci si può fare pieno affidamento. Ecco, è proprio da loro che vengono dette le parole più dure, pronti – ad ogni occasione, di gara o meno – a rimbroccare la solfa, affermando a più riprese le scarse capacità da leader – o altro, a seconda della situazione – di Dybala. Poi ci sono gli Schillaci e i Del Piero, l’altra faccia della medaglia: quelli per cui Paulo è un intoccabile, uno di quelli a cui si darebbe anche l’anima, pur di tenerlo con sé. Due polarizzazioni, due schieramenti che altro non fanno oltre a contendersi lo scettro della ragione, ignorando contesti o altri dati, semplicemente basandosi sui propri pareri personali.

Io, una risposta, voglio anche darla. O meglio, darei in risposta un’altra domanda: ma chi se ne frega, di chi è Paulo Dybala? Lui come tanti altri – Milik, l’esempio lampante – devono semplicemente essere lasciati in pace, liberi di prendersi le proprie responsabilità, liberi di poter fare l’unica cosa che hanno voglia di fare: giocare a calcio. Perché, diciamocelo, non sono re del gossip, non interessa salire agli onori della cronaca ogni volta che toccano palla in un modo o in un altro. Chi si affanna a trovar loro una giusta locazione, che sia al di sotto o al di sopra della soglia tollerabile, non fa altro che gettare fumo negli occhi di chi ascolta. Ma, del resto, nemmeno ci si può lamentare più di tanto: è un vezzo squisitamente italiano, quello di mettere bocca su tutto.