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Roma, Mancini: “Porte chiuse? Toglie tante emozioni”
Gianluca Mancini, difensore della Roma e della Nazionale Italiana, ha parlato ai microfoni di vocegiallorossa.it. Questo l’estratto dell’intervista:
Noi siamo fortunati, siamo a casa con la famiglia e non abbiamo contratto il virus. Riusciamo ad allenarci più di quanto immaginavamo e in modo pesante, anche se da casa. Non vediamo l’ora di ricominciare, viviamo per questo e per fare vivere emozioni ai tifosi, non vediamo l’ora. Speriamo che manchi poco e che ci siano le condizioni per riprendere”.
“In questo momento ci siamo tutti uniti e siamo una squadra unica. Facciamo una bella cosa per tutte le persone che combattono per salvare vite. Noi che stiamo bene dobbiamo fare tutto per aiutarli. Sto seguendo questo derby e spero di vincere, perché i derby vanno vinti sempre”.
Parolo ha detto che potrebbero vincere lo Scudetto e colorare Roma di biancoazzurro.
“Noi pensiamo solo a noi e ai nostro obiettivi. Dobbiamo raggiungere la Champions e ci stavamo riprendendo dopo un gennaio non positivo. La città di Roma è la Roma, i nostri tifosi sono fantastici”.
“Sono ancora molto giovane e ho tanto da imparare”.
Come sarebbe giocare senza pubblico?
“Toglie tante emozioni, il calcio è uno spettacolo. Avere i tifosi al seguito è un grande supporto, mancheranno ma la cosa fondamentale è partire in sicurezza e sperare che tutto questo sia solo un brutto ricordo”.
Ora sei difensore ma hai fatto anche il centrocampista
“Ho fatto sempre il centrocampista a livello giovanile, poi dalla Serie B sempre difensore. Poi quest’anno per emergenza il mister mi ha messo a centrocampo e ho aiutato la squadra, sono contento. Quando un giocatore può ricoprire più ruoli è un bagaglio importante. Mi sento più difensore perché ho maggior margine di crescita, ma posso anche giocare a centrocampo se il mister me lo chiede”.
In allenamento provi mai a battere le punizioni?
“Sì, le provo ma poi capisco che in partita è meglio che ci pensino Pellegrini e Kolarov (ride, ndr)”.