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ESCLUSIVA #LBDV – Rosolino ‘#ACasaConVlad’: “Napoli, l’importante è che Mertens rinnovi”

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Ospite d’eccezione, quest’oggi, nel corso di #ACasaConVlad è Massimiliano Rosolino, ex nuotatore.

Non so se sarà possibile riprendere, ma la cosa più importante di tutte è che Mertens rinnovi (ride, ndr.)”. Ed è con questa battuta che Rosolino, da buon tifoso del Napoli, dice la sua riguardo gli azzurri.

La sua passione per il nuoto parte da molto lontano. “Mia madre ha origini australiane, e lì il nuoto è un’istituzione. Mio padre mi ha aiutato da piccolo a farmi entrare in questo mondo, quindi la somma di questi fattori ha fatto sì che io coltivassi questa passione”.

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Sulla prima Olimpiade ad Atlanta nel 1996:

La prima cosa che noti è la differenza di pubblico: negli USA il nuoto è molto amato. Anche se i villaggi olimpici sono molto difficili da gestire: hai la possibilità di condividere i tuoi spazi con tanti campioni, ma nello stesso tempo ti può distrarre e ti stanca proprio fisicamente, è un’arma a doppio taglio”.

Sul 2000, suo anno d’oro:

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Ricordo tutto. Il doppio impegno ravvicinato Europeo – Olimpiadi, se lo prendi nel modo giusto, può essere un grande slancio. Quel ciclo diede vita ad un nuovo modo di vedere il nuoto: entrarci a farne parte per diventare campioni”.

Dopo quel periodo, c’è stata una sorta di calo:

”È naturale e fisiologico. Succede anche ai più grandi. Quando inizi a vincere fai notizia, perché entri in punta di piedi senza che nessuno si accorga di te. Appena hai un calo, tutti ne parlano. Ma la verità è che servono sempre degli stimoli per vincere”.

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Stimoli rappresentati anche dalle tante rivalità:

La competizione sportiva è necessaria, perché è l’essenza del nuoto e dello sport in generale. Ho avuto diverse rivalità in carriera, ma sono quelle cose sane dello sport che servono a mettere pepe in quello che fai”.

Una figura importante è senza dubbio l’allenatore, ancora di più di quanto accade in uno sport come il calcio.

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Nel calcio, l’allenatore vince attraverso la squadra, mentre nel nuoto lui diventa parte integrante dei suoi successi, perché viene a crearsi un rapporto simbiotico. Condividi di tutto con lui ed il mio rapporto con Riccardo Siniscalchi ne è la piena dimostrazione: è stato fondamentale per me”.

Infine, una considerazione sulla piaga del doping:

Anche in caso di dubbi su alcuni atleti, non è possibile puntare il dito contro di loro perché questi potrebbero farlo benissimo nei tuoi confronti. Tutti siamo migliorati a livello di prestazioni e finché non c’è una controprova è difficile avanzare certe tesi”.

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