Approfondimenti
CORNER CAFE’ – Piano B(oh)
Tamponi a tutto spiano, allenamenti in gruppo e prime polemiche tecnico-tattiche. La Serie A sta effettivamente tornando in campo. Prima ognuno in proprio, poi tutti insieme: sembra che siano davvero arrivati ad una conclusione. Il campionato ricomincerà, e con lui verranno di nuovo sorrisi e pianti, gioie e dolori: il calcio muove il mondo, e non solo quello economico.
Si è pure pensato ad un Piano B, a Via Rossellini 4. Se tutto dovesse andar male, c’è anche chi potrà dire che c’aveva già pensato prima, millantando la mente superiore nascosta ai più negli scorsi mesi. Si è palesato persino Malagò, ma con intenzioni diametralmente opposte. Ha preferito lavarsene le mani, lui, rimandando onori e critiche agli esimi colleghi: Pilato, del resto, ha rischiato poco e non ha subito pena. Ma dalla FIGC sono convinti che il piano B funzionerà: in caso di nuovo contagio, si passa ai play-off. Dodici squadre su venti pronte a sfidarsi per il titolo o, male che vada, per la salvezza – perché la matematica è un’opinione, e se si è già salvi conviene mettersi in quarantena. Non succeda poi che si parli di Champions: un momento si è primi col titolo alla mano, l’attimo dopo si è ufficialmente in Europa League.
Gravina dal canto suo predica calma, assicurando la riuscita delle proprie strategie. Parla di ultima istanza, nel caso andasse tutto male, e si rifà ad un algoritmo non meglio specificato. Un Deus ex Machina per la Serie A. E’ importante, però, che i conti li faccia qualcuno di esperto. Perché coi piani, al momento, un paio di domande in più dovrebbero esser fatte.