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Serie A, l’algoritmo spaventa i club. Ecco cos’è il piano C di Gravina

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E se la classifica della serie A fosse decisa da un computer? No, non è uno scherzo ma il famoso piano C citato dal presidente Gravina per presentare la ripresa del campionato nei giorni scorsi. Dai club sono arrivate subito alcune frenate, alcuni distinguo. Resta il fatto che l’opzione algoritmo esiste ma per i vertici di via Allegri è soltanto un’ipotesi remota.

Matematica e classifica

Ma andiamo a vedere come funzionerebbe questo algoritmo e che criteri andrebbe ad adottare per stilare la classifica.

Se il campionato si dovesse sospendere all’improvviso il primo ostacolo da superare, come suggerito dal Corriere dello Sport, è quello del diverso numero di gare disputate. È la situzione odierna con 8 squadre con una partita in meno. La soluzione francese, la media punti secca, può essere efficace, ma non tiene conto del numero di gare giocate in casa e fuori casa. E questa è la prima criticità perché il fattore campo determina moltissime differenze in serie A.

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Per superare tutto questo si è pensato quindi di seguire un modello già suggerito in Inghilterra per la League One e Two: la media ponderata. Si tratta di calcolare la media punti delle gare giocate fino ad ora in casa e moltiplicare questo numero per 19. Uguale per le gare in trasferta. Il risultato finale è una proiezione ponderata: il punteggio ideale mantenendo per tutta la stagione quel ritmo.

Gli stessi inglesi però hanno notato delle discrepanze non di poco conto. Nelle due simulazioni effettuate, media normale e ponderata, cambierebbe infatti una retrocessa: in un caso il Bournemouth nell’altra il West Ham.

I vertici federali sono al lavoro e al momento alcune proiezioni fatte non darebbero significanti cambiamenti. Resta inteso che si farà di tutto per non arrivare a questo punto ma se un’ ipotesi è sul campo vuol dire che può essere usata. Una serie A decisa dal computer spaventa club e tifosi. Nell’Italia dei sospetti già il risultato del campo mette dubbi figuriamoci quello a tavolino. 

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