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Brescia, cosa c’è dietro al caso Balotelli. Ecco tutte le possibilità
Balotelli non è stato l’eccezione alla regola: Nessuno è profeta in patria. Il ritorno a Brescia, nella sua città d’adozione, è a un passo dall’interrompersi bruscamente. Il presidente Cellino ha mandato il ricorso per la risoluzione del contratto per giusta causa all’attaccante. Le motivazioni vanno ricercate nell’assenza in alcuni allenamenti di fine maggio e nello scarso impegno, durante il periodo di lockdown, nel lavoro da svolgere a casa in modalità online.
Licenziamento
Parlare di licenziamento però è alquanto improprio. La procedura attività da Cellino non prevede infatti l’interruzione automatica del rapporto di lavoro. Le due parti sceglieranno un un giudice ciascuno che seguirà la causa. Ma non sarà una cosa rapida.
Proprio per questo il Brescia aveva tentato di risolvere il contratto di Balotelli consensualmente evitando lungaggini e soprattutto risparmiando subito i soldi dell’ingaggio. Mario ha rifiutato chiedendo subito il reintegro in rosa o un indennizzo economico. Apriti cielo, Cellino su tutte le furie e carte immediatamente inviate.
Prove e controprove
Mario nega ogni addebito, sostiene, forte di un certificato medico che recita “gastrointerite” con scadenza 10 giugno, che l’assenza dei giorni scorsi solo a questo era dovuta. Il comportamento, giusto o sbagliato, durante il lockdown pare comunque difficile da provare sia da una parte che dall’altra. Le foto di Balotelli, che provengono dai suoi profili social sembrano confermare un peso forma perfetto.
https://www.instagram.com/p/CA5wBGkqbOH/?igshid=pfg4mnp5dv3q
La società per contro produrrà delle prove per confermare la sua teoria. L’attaccante chiederà di allenarsi individualmente presso il centro sportivo del Brescia dal giorno dopo la scadenza del certificato medico. Un diritto che sembra difficilmente negabile.
Why always Mario?
Come si è giunti a questa situazione di rottura totale? Prima dello stop per la Pandemia il rendimento di Balotelli era stato altalenante. Solo 5 gol in 19 partite e qualche polemica qua e là. Niente di grave, niente di eccezionalmente pesante.
La reazione di Verona, durante la partita con l’Hellas, l’aveva portato sulle prime pagine per la questione razzismo. Il rapporto con Corini era stato molto buono, con il tecnico accusato addirittura di aver avallato qualche ritardo di troppo della punta. Meno quello con Grosso ma l’eroe di Berlino 2006 è durato sulla panchina delle rondinelle il tempo di un amen.
I Motivi
E allora cosa è realmente successo? La fama che lo precede non lo aiuta e molte volte è stata giustificata da atteggiamenti al limite della stupidità umana. Altre volte invece accendere un riflettore su Balotelli e accusarlo delle nefandezze del mondo è stato fin troppo facile. Che sia stato veramente colpevole o meno, importava poco a lui, figuriamoci agli altri.
In questa situazione però forse c’è dell’altro: l’ingaggio della punta pesa per 3 milioni di euro netti (più bonus) che al club costeranno in totale 4,56 milioni di euro per il primo anno, considerando l’impatto del Decreto Crescita per un solo semestre, a partire dal 2020. Per quanto riguarda invece gli altri due anni, lo stipendio da 3 milioni costerebbe circa 3,8 milioni di euro al Brescia. Nel contratto è prevista una clausola che fa decadere il contratto in caso di retrocessione.
La situazione economica del Brescia non è cosi rosea. Cellino in pieno coronavirus si era scagliato contro chiunque si schierasse a favore della ripartenza del campionato. Motivi etici, di rispetto per le vittime.
Salvo poi fare marcia indietro quando i conti economici iniziavano a non quadrare: “Torniamo in campo sennò qui si fallisce“, queste le sue parole accorate.
Allora facendo due conti in tasca al presidente bresciano rescindere il contratto sarebbe una mano santa. Provare a scalare questi mesi, con l’interruzione per giusta causa, significherebbe risparmiare più di un milione di euro. Senza calcolare che, semmai si arrivasse ad un blocco delle retrocessioni, il contratto resterebbe in vigore. Un risparmio di più di 8 milioni totali nei prossimi tre anni forse val bene una causa, anche lunga, in tribunale.