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Juventus, Bonucci: “Se ci fermiamo di nuovo, meglio non assegnare nulla”
Leonardo Bonucci, difensore della Juventus e della Nazionale Italiana, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole, riportate da TuttoJuve:
SULLA FORMA – “Io e i compagni siamo già in forma. Il tecnico fa un calcio diverso dagli altri. La Serie A darà a tutti un po’ di sollievo. Io ho fatto le prime due settimane completamente a riposo. Per la positività di Rugani siamo stati costretti all’inattività totale. Dopo ho iniziato in casa un percorso di ricostruzione della forma fisica. Ma era difficile, perché non c’era un obiettivo al quale traguardare un programma. Ogni settimana col preparatore cercavamo di fare la cosa più giusta, ma navigavamo a vista. La Juve ci è stata vicina. Comunque sono riuscito ad arrivare al 18 maggio in forma fisica accettabile. A casa ti alleni sul tapis roulant, la cyclette. Attrezzi per noi, di solito, quasi sconosciuti. Penso sia stato giusto riprendere, il calcio, specie in Italia, è importante. Certo, ci mancheranno i tifosi. Sono rimasto favorevolmente impressionato dalla serietà di tutti i miei compagni. Nessuno si è lasciato andare, è arrivato sovrappeso o scarico.”
PLAYOFF, ALGORITMO – “Io spero che si arrivi alla fine normale del campionato. Se non fosse così nascerebbero un sacco di storie, polemiche, ricorsi… Io non sono favorevole ad altre ipotesi. Se ci si ferma, meglio finirla lì e non assegna- re nulla. Speriamo di arrivare al 2 agosto e decretare un vincitore. Sperando sia la Juve…”.
SULLA LAZIO – “Mi preoccupa? Sì. In questo campionato ci ha tolto un trofeo, è una bella squadra, Inzaghi è un grande allenatore. Ma adesso, dopo questa inattività, è difficile fare previsioni. Magari chi era in forma prima della pausa ora non lo è più, o viceversa. Sarà bello, entusiasmante. Come un campionato che ricomincia, con una griglia di partenza definita.”
SULLA CHAMPIONS LEAGUE – “Dovremo essere bravi a non farci condizionare da questo. È facile pensare che troveremo una squadra in difficoltà. Ma non dobbiamo farlo. Ci giochiamo in una gara il 90% della stagione. È troppo importante per cedere a inutili e pericolose sottovalutazioni.”
SU SARRI E ALLEGRI – “Allegri è bravissimo a gestire lo spogliatoio, i momenti più difficili di una stagione, a far capire alla squadra come gestire il tempo di un match. Lui, nei suoi cinque anni, in questo è stato un maestro. Sarri è un meticoloso, appassionato di tattica, a cui piace far giocare bene la squadra. Ha imparato anche lui, in questi mesi di Juve, cosa significa stare nel mondo bianconero, in cui, per l’esposizione, non viene mai perdonato nulla. Da quando è con noi ho visto una crescita importante. Ha un gran bagaglio di conoscenze calcistiche ma ha saputo mettersi in discussione, ha avuto l’umiltà di capire le dinamiche di questo collettivo. Sono stato piacevolmente sorpreso, davvero. Abbiamo contatti quotidiani, momenti di confronto. È uno che vuole migliorare.”
SU RONALDO – “Lui è un super atleta, grande professionista. Mi ha raccontato quel- lo che ha fatto per mantenere la forma durante la quarantena. Si è presentato in condizione perfetta. Lui non riesce a stupire, è un fuoriclasse.”