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Sassuolo, De Zerbi: “Boga? Pronto per una big”
Il tecnico del Sassuolo Roberto De Zerbi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio in vista della ripresa della Serie A. Queste le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com:
Dopo un mese di allenamento, cosa può dire della sua squadra? Sarà una ripresa normale o difficile?
“E’ particolare, è vero che la sosta è stata lunga ma particolare. Al di là dell’allenamento a casa, tanti hanno trascorso il periodo in maniera sedentaria. E’ una cosa nuova per tutti. Ho notato come se ci fosse un pò di polvere, sia a livello fisico che tattico. Quanto prima sarà tolta e si torneranno a vedere le cose di prima. Ci sono errori banali, movimenti non coordinati. Si rischiano infortuni per questo, perché la velocità del cervello è più alta di quella delle gambe. Per questo abbiamo puntato sulla gradualità degli allenamenti”.
Ha notato anche paura?
“Li ho sentiti tutti durante il lockdown, ho cercato di star vicino a quelli che si sono fermati da soli a Sassuolo. Un pò di paura era normale averla per uno straniero da solo qui era ancora più difficile”.
C’era qualcuno che non voleva riprendere?
“Tutti volevano riprendere, con garanzie al livello di salute. Con il dovuto rispetto per chi non c’è più”.
Che tipo di campionato si aspetta?
“Paga sempre la qualità, che può essere messa in discussione dall’aspetto atletico. Qualche sorpresa ci sarà, ma chi saprà gestire le rotazioni avrà meno infortuni, vedremo chi saprà stare sul pezzo per tre volte a settimana. Giocare a porte chiuse è pesante, soprattutto per chi è abituato al pubblico. Ma la qualità dei giocatori farà la differenza, come sempre”.
La ripresa del Sassuolo con l’Atalanta. Come la state preparando la partita?
“Saremo a Bergamo e Milano, nei posti che hanno vissuto di più il dramma del Covid. Stiamo preparando non partita per partita, ma si deve lavorare sui principi generali. Ci sarà bisogno di tutti. La mossa dei cinque cambi è una delle più intelligenti fatte”.
Teme una distrazione dal calciomercato? Boga e Locatelli, quale il più pronto per il grande salto?
“Sono pronti sia loro due ma anche Berardi ma anche Traorè, Djuricic. Il mercato purtroppo incide sempre, le voci ormai circolano sempre. Venendo da tre mesi senza calcio, viene fuori la passione. Se uno ama questo sport, può essere solo in parte deconcentrato da certe voci”.
Boga è anche un giocatore pronto per fare tutta la fascia? E’ più attaccante o esterno che aiuta la difesa?
“E’ un talento naturale, abbiamo visto che nell’uno contro uno è forte, ma anche contro due. Doveva mettere a posto l’attacco in profondità e la fase difensiva, un pò sconosciuta. Nell’ultimo periodo è cresciuto tantissimo anche sotto questo aspetto. Lo prendo ad esempio ora per come attacca la profondità. Ora è un giocatore a tutta fascia. Non ne vedo tanti in giro con le sue qualità”.
Lei è pronto per il grande salto?
“Se rispondo, manco di rispetto al Sassuolo… non ci si può mai definire pronti. C’è il trucco del risultato e delle variabili che ci sono. Alleno da otto anni, qualcosa ho fatto, non mi sento ancora completo ma lo spero anche a 50-55 anni”.
Come si definisce come tecnico?
“Ci sono 70 milioni di allenatori, qui dobbiamo tenerci stretto il lavoro. Vivo per il calcio e per quello che faccio. Voglio essere d’aiuto ai miei giocatori. Sono pesante ma come tutti”.
Cosa si aspetta dal campionato?
“Penso che i valori visti si confermeranno. La Juve parte ancora favorita, la qualità paga sempre. E poi ci sono tante incognite che verranno fuori nel percorso di questo mini-campionato. Non sarà un finale normale, ma il valore esce sempre. Juve, Lazio, Inter e Atalanta partono davanti a tutte. Le squadre non abituate a tre partite a settimana patiranno”.
Quali giovane gli piacerebbe allenare?
“Mi piace molto Tonali e lo vedo un giocatore completo. Ha tecnica, cambio di passo, forza fisica, un po’ di tutto. E’ stato un privilegio veder maturare Locatelli, è da grandissimo club”.