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CORNER CAFE’ – Scagli la pietra chi è senza peccato
Chiunque abbia visto anche solo di sfuggita un film western comprenderà il senso del termine stallo alla messicana. Uno stallo che da Sergio Leone, tra un Pugno di Dollari ed una Trinità, è arrivato fino ad oggi. A Brescia, in particolare. In Lombardia par essere ora un tutti contro tutti: si puntano le armi, grilletti pronti; nessuno si fida più dell’altro, evidente dalle gocce di sudore che solcano la fronte dei contendenti. Ma nessuno si azzarda a fare un passo falso: si sa, equivale alla morte, e Leone ce l’ha insegnato più che bene. Balotelli contro il Brescia, Raiola contro Cellino: no, non si scherza più ora; si tiran fuori le pistole. E non importa che all’inizio si era pompato il trasferimento di SuperMario come la fantomatica storia d’amore tra un calciatore e la terra che l’aveva cresciuto. Quell’amore, probabilmente, non è mai esistito; e se c’è stato, non è durato molto.
Ma, del resto, chi poteva non aspettarselo? I personaggi li si conosce, o li si è imparati a conoscere: anche il più ottimista tra i tifosi delle rondinelle ha capito subito che il rapporto tra Cellino e Balotelli era una polveriera ricoperta di rose, con una miccia fin troppo corta. Del resto, nemmeno si può parlare di vittima e di carnefice, in questa faccenda che sta assumendo profili sempre più grotteschi. Qualcuno dovrebbe ricordar loro che si parla di calcio, e non di gossip, e che fare la dichiarazione più lunga non assicura la vittoria. Un gossip, però, che forse serve ad entrambi, per evitare di far uscir fuori tutto quello che dovrebbe rimaner nascosto: da un lato, la fallimentare stagione del Brescia, destinata – forse – a ben altri risultati; dall’altra, l’ennesimo naufragio di Mario Balotelli, che forse dovrebbe smettere il cappello da capitano. Un modo come un altro per dirottare il tutto su altri lidi, in modo da non dover dar conto alla realtà delle cose. Dove ognuno, a modo suo, è un po’ sporco dentro. Scagli la pietra chi è senza peccato.