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#16Giugno1967 – Alles Gute zum Geburtstag Jürgen Klopp
Cuore, mentalità, preparazione fisica, conoscenza tattica e soprattutto IDEE. Tutto ciò, fa di Klopp un allenatore unico nel suo genere. Per molti, il ‘Normal One’ di Stoccarda è considerato un compromesso tra la ricerca del risultato a tutti i costi e l’estetica del gioco.
Una sorta di mix perfetto tra il ‘Tiki Taka’ di Guardiola e la scuola di Herrera, ripresa ora – in parte – da Antonio Conte. Se il primo vive e vince grazie alla ricerca della perfezione estetica del gioco, il secondo basa tutto su una grande intensità dovuta ad una forma fisica perfetta dei propri calciatori.
Tutti conosciamo il passato ed il presente di Jurgen Klopp e siamo consapevoli di trovarci di fronte ad un tecnico straordinario, realmente UNICO.
Come si può definire ‘Normal’ un allenatore capace di portare il Borussia Dortmund prima ed il Liverpool poi – per due volte di fila – in finale di Champions League? Come si può definire ‘Normal’ l’uomo che sta portando a Liverpool la Premier League dopo trent’anni di digiuno?
Adesso, però, fermi tutti. Focalizzandoci principalmente sull’ultimo Klopp, parliamo di Football.
Per analizzare bene ogni sistema di gioco, bisogna semplicemente suddividerlo in due Fasi FONDAMENTALI: Fase di Possesso (FP) e Fase di Non Possesso (FNP).
FP – Il Liverpool del Normal One ha una peculiarità: è quasi sempre diverso tra primo e secondo tempo. Nella prima frazione di gara, infatti, è spesso schierato con un 3-4-3, 2-4-4. Ciò avviene con il movimento dei terzini che, in base alla manovra, salgono a dare sostegno al centrocampo o si spingono sulla linea degli attaccanti per attaccare la linea difensiva avversaria con cross e traversoni.
Il principio dettato dal Normal One predilige la costruzione dal basso non esasperata. Infatti, anche in fase di pressing avversario, spesso c’è la ricerca di costruire in maniera diretta, sempre partendo dal basso, ma cercando le punte.
Nella seconda frazione di gioco avviene il passaggio al 3-4-1-2. In questo caso, uno dei centrali di centrocampo scende sulla linea dei difensori lasciando libero sfogo ai terzini, i quali salgono sulla linea dei centrocampisti. Firmino, in tutto questo, scende a fare gioco, lasciando così libero il centro del campo ai due esterni d’attacco – Salah e Manè -. Questi ultimi, così facendo, lasciano ai terzini la libertà di attaccare a pieno campo le corsie laterali.
Resta un sistema di gioco basato sulla collettività. Tutti si muovono per dare libertà ad un compagno. Io mi ‘escludo’ affinché tu possa avere liberà di gioco.
FNP – Nella fase di non possesso c’è spesso un cambio tra primo e secondo tempo. La caratteristica principale sta nel primo pressing. Quest’ultimo viene quasi sempre portato da tutti e tre gli attaccanti del tridente, cercando di limitare quanto più possibile la costruzione bassa e le verticalizzazioni sui centrocampisti. Ovviamente, Klopp sa dove, quando e chi far impostare della squadra avversaria.
Questo è quanto accade in fase di prima costruzione avversaria: c’è di più, molto di più. Fallita la prima fase di pressing, i due esterni d’attacco restano sugli esterni o le mezzali avversarie, formando così un 4-3-2-1.
L’unico uomo a restare spesso avanti alla linea del pallone, è la prima punta di riferimento. Ciò denota un chiaro segno di Transizione Offensiva. L’attaccante centrale, infatti, in caso di recupero palla, diventa l’ancora di salvataggio dei difensori.
Essendoci quasi sempre molta densità in zona palla, i difensori tendono a lanciare lungo in fase di recupero palla. Questo aspetto è dovuto anche alle caratteristiche da contropiedisti dei tre attaccanti che, ‘capitanati’ dal centrale, approfittano delle fulminee verticalizzazioni dei difensori per imbastire immediati contropiedi.
Due finali di Champions League: una vinta, una persa; un secondo posto in Premier League da 97 punti in classifica ed un primo posto ai limiti della vittoria matematica.
Questo è il Liverpool di Jurgen Klopp. Anzi, questo è JURGEN KLOPP.