SERIE A
Juventus, Sarri: “Futuro? Voglio rimanere qui”
In attesa della sfida contro la Lazio, Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa. Argomento caldo, ovviamente, è stato il suo futuro in relazione ai risultati non gratificanti delle ultime partite. Ecco le sue dichiarazioni:
Trovare una Lazio diversa rispetto a qualche settimana fa che pensieri le fa venire?
“Ha fatto una grandissima stagione, ha dimostrato di essere una grande squadra. Nella partita singola puoi trovare le difficoltà normale contro una grande squadra, è una squadra contro cui abbiamo sempre fatto fatica”.
Tridente pesante?
“In questo momento dobbiamo preoccuparci di essere solidi e avere continuità, il lavoro è rivolto su questo. Non è importante chi gioca davanti ma il lavoro che riesce a fare per la squadra”.
Nelle ultime partite abbiamo avuto la sensazione che la Juve di Sarri faticava a imporsi, perché?
“Abbiamo trovato squadre in grande forma, è un momento strano perché stiamo giocando in un’anomalia e ci sono difficoltà per tutti. Ho visto la Serie B due giorni fa: a 25′ dalla fine due gare erano sul 2-0 e sono finite 2-4. Stiamo giocando tutti in una situazione anomala, in più abbiamo trovato squadre ben organizzate. Giocare in questo momento con Atalanta e Sassuolo per il livello di organizzazione che hanno è difficilissimo”.
Può fare il punto sugli acciaccati?
“Bentancur, de Ligt e Bonucci hanno fatto differenziato, oggi vediamo la reazione. Chiellini deve stare fermo per qualche giorno. Vediamo domani chi è in grado di giocare visto che abbiamo comunque alternative”.
Cuadrado al posto di Bernardeschi?
“E’ un discorso di compiti e di svolgerli bene. Possiamo giocare con Douglas Costa o Cuadrado, vediamo quale soluzione scegliere. Si tratta di fare bene i compiti affinché la difesa non venga esposta”.
Si parla tanto tra i tifosi della sua posizione, ha paura?
“Avete mai chiesto se un pilota di Formula Uno ha paura la velocità? Fa parte del mio mestiere, va bene se vinci e va male se perdi. Il momento è questo, bisogna essere bravi a viverlo al meglio”.
Sulla corsa scudetto
“La squadra è abituato a lottare per questi traguardi, e dovrebbe dare ampie garanzie. Poi stiamo vivendo un momento unico nella storia del calcio. C’è chi sta ovviando meglio, e chi lo sta accusando di più. Ma i nostri giocatori sono mentalmente pronti, li stanno vivendo da anni. Dovrebbe essere normale viverlo con la giusta serenità”.
Sul suo futuro
“Ho un contratto e voglio onorarlo. Il mio futuro è domani: in questo momento la testa deve rimanere concentrata sulle partite, a partire da quella di domani. Tutto il resto è una conseguenza”.
Questa Juve si avvicina al suo Napoli che fece 91 punti, quali sono le differenze?
“Sono due situazioni diverse, alla Juve il lavoro è appena cominciato. Al Napoli i 91 punti li abbiamo fatti al terzo anno. Questa è una squadra molto più forte individualmente per i giocatori che hai. Bisogna vedere se riesco a lavorarci tre anni. Per quanto riguarda i punti è una stagione condizionata per le prime tre dalla situazione. Lavorare nel calcio è difficile ovunque. Qui c’è una criticità mediatica superiore, a Napoli è superiore quella locale. Il calcio è difficile da tutte le parti”.
Dov’è più difficile lavorare?
“Qua c’è un’esposizione mediatica maggiore, a Napoli ci sono diverse emittenti locali. Il calcio è difficile da tutte le parti”.
Prende in considerazione la possibilità di lasciare da vincente come al Chelsea o con la società state programmando il futuro?
“Ho detto prima che voglio onorare il mio contratto. Al Chelsea c’era una situazione diversa, mi piaceva l’idea di andare in Inghilterra. Poi la scorsa estate volevo tornare in Italia”.
Come si sente ad avere un po’ più il fiato sul collo delle avversarie?
“Mi sento meglio. Al Napoli ho fatto 38 partite dietro alla Juve, adesso sono davanti”.