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Messi all’Inter: tra conti e sponsor, la portata dell’affare

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Ha fatto piuttosto scalpore l’ultima copertina rilasciata dall’Inter per la gara contro il Napoli. L’immagine del calciatore di spalle, con dita al cielo e capo rivolto verso l’alto ricordava, forse anche troppo, la figura di Leo Messi a seguito di ogni goal. I pensieri dei tifosi sono subito volati, ché forse qualcosa di vero c’è, nella trattativa con la Pulce.

Eppure Messi è un colpo difficile per l’Inter, anche se ne si era già a conoscenza. Difficile, certo, ma non impossibile. E’ la Gazzetta dello Sport a fare il punto – economico – sulla vicenda: si dovrebbe garantire a Messi un ingaggio da cinquanta milioni netti, con un investimento di 260 lordi in quattro anni – anche grazie al Decreto Crescita. Oggi, il fatturato nerazzurro si attesta intorno ai 337 milioni di euro escluse plusvalenze – relativamente pochi, per sopperire al costo della Pulce. Certo, presto arriveranno altri fondi: un nuovo main sponsor sostituirà Pirelli per un totale di 30 milioni di euro, ed altri 32 sono in arrivo dal nuovo kit tecnico. L’idea migliore, per ovvio che sia, sarebbe quella di trovare un’altra società come Suning che prenda alcune azioni della società e investa nell’Inter.

Steven Zhang, però, ha già pianificato un investimento triennale – fino al 2022 – nelle casse dell’Inter, pari a 1.3 miliardi di euro. Fondi che serviranno a favorire la sponsorizzazione dell’Inter in Europa e nel mondo, così come gli altri top club. Suning contestualmente sa benissimo che Leo Messi potrebbe diventare un veicolo importante dell’Inter nel mondo, tanto riconosciuto è il calciatore del Barcellona. Per questo motivo, lo “sforzo” da compiere oggi significherebbe lauti introiti – e tanta notorietà – negli anni futuri. Del resto, non è una novità che il colosso cinese voglia inerpicarsi anche nel mondo del business americano; e Messi, in questo senso, potrebbe rappresentare un’arma vincente.

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