Approfondimenti
Al confine di un solo universo d’amore
Descrivere quanto il mondo sta vivendo in questi mesi è complesso. Quasi inconsciamente ci siamo adattati ad una quotidianità che il Coronavirus ha imposto. Siamo tornati a viaggiare e le conseguenze, in termini di numeri, sono visibili attraverso i bollettini nazionali, tornati su livelli preoccupanti.
Siamo consapevoli del pericolo, sebbene sembriamo sottovalutarlo quasi del tutto. Non sono bastate le raccomandazioni degli esperti, spesso impegnati in futili battaglie di pensiero, da una parte gli ‘allarmisti’, dall’altra gli ‘scettici’.
Altra piaga, sempre più frequente, è quella della strumentalizzazione politica della questione.
Politica che inevitabilmente – ed in maniera del tutto giustificata – terrà chiusi ancora gli stadi. Ancora troppo rischioso riaprire i tornelli, che potrebbero innescare reazioni a catena, con episodi tipo Atalanta – Valencia in quel di Milano lo scorso febbraio.
Siamo dunque ad un passo da una nuova stagione che seguirà il copione degli ultimi mesi. Ci sarà più respiro per i calciatori, il calendario sarà un po’ più ‘normale’ ma permarrà lo stato di vuoto cosmico tipico del calcio ai tempi del Covid-19.
AL CONFINE DI UN SOLO UNIVERSO D’AMORE
E’ apprezzabile lo sforzo degli addetti ai lavori di rendere il meno alterato possibile lo spettacolo di una partita di calcio. Ed andare avanti è un diritto-dovere, soprattutto se si ha la possibilità di effettuare controlli periodici a tappeto.
Intanto, è opportuno riconoscere che un calcio senza tifosi è un controsenso clamoroso. Un po’ come un concerto senza pubblico. Un po’ come Giulietta senza Romeo, o come Stanlio senza Ollio. O come una bella donna che puoi soltanto sfiorare, senza avere la possibilità di condividere con lei emozioni e sentimenti.
Difatti il binomio calcio-tifosi è questo: comunione di amore e passione che ci viene trasmessa fin dalla tenera età. E andare allo stadio è per molti un culto di devozione della propria fede. Per quanto futuristiche, le tribune virtuali non possono sostituire il maggior strumento di aggregazione, malgrado e nonostante alcuni episodi deplorevoli.
La speranza è che questo periodo di stadi vuoti possa impartire una lezione a tutti noi. Una lezione di civiltà necessaria per il nostro amato pallone, spesso mortificato da circostanze che con il calcio hanno poco a che fare. Magari la tanto invocata “pulizia degli stadi” può avvenire nel modo più impensabile. Che il digiuno di sentimenti possa risvegliare in noi il rispetto per il prossimo, in vista del rientro sugli spalti che si spera avvenga il prima possibile.
Utopia sulla quale sperare. Perché il mal d’amore può fare miracoli, e non poter essere lì, a pochi metri dai propri beniamini, è la più terribile condanna per milioni di appassionati in tutto il mondo. Lo slogan “Il calcio non è solo uno sport” potrebbe assumere forse il suo vero significato.
Ricordiamoci quanto è bello essere in curva a cantare, sognare, soffrire ed impazzire di gioia. Pensiamo alle ore passate in fila per poterci aggiudicare un biglietto. Alle volte che abbiamo sventolato una bandiera. E soprattutto alla bellezza di sostenere i nostri colori. Certo, è possibile farlo anche dal divano di casa, con sciarpa al collo e maglia, ma nulla può essere equiparabile alla sensazione di uno stadio pieno, che riempie occhi e cuore di emozioni.
Ricordiamo tutto ciò quando torneremo sugli spalti a condividere quelle emozioni magari con estranei che ci ritroveremo ad abbracciare dopo un gol. Ricordiamoci di questi tempi di silenzio e desolazione, ed abbracciamolo ancora più forte. Pensiamo a quanto tutto ciò in passato era scontato e a quanto oggi non lo sia. Teniamolo a mente e cantiamo più forte che possiamo, quando tornemo a gioire, a piangere e ad amare. Proprio lì, nello stadio. Il teatro dei nostri sogni. Il luogo della nostra più grande passione, che un giorno torneremo a vivere con pienezza.
E in ogni stadio c’è una storia
Il timore, l’amore
La fine di una vita, il principio di altre mille
Ed una voce, un coro, che spaccano il cielo
E cambieremo il mondo, ma cambierà davvero
E in ogni stadio c’è la musica tutta la notte
Persone vere, di cuore o corrotte
Ma al confine di un solo universo d’amore, d’amore
Lo stadioTiziano Ferro – Lo stadio