I nostri Social

Calciomercato

Milik e Dzeko, tra inutili allarmismi ed un matrimonio che “s’ha da fare”

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 2 minuti

Milik-Roma è un matrimonio che “s’ha da fare”. Checché ne dicano manzoniani “bravi” che da qualche ora a questa parte cavalcano l’onda delle tempistiche disattese. Le parti sono convinte, lo sono sempre state, e non sarà qualche intoppo burocratico a gettare acqua su un fuoco che difficilmente può spegnersi per così poco. Il “congelamento”, a cose fatte, ha stupito molti; ma rimane pur sempre un congelamento temporaneo, in attesa del lieto fine che verrà.

LO STATO DELL’ARTE

Chi ha avuto modo, media o semplici tifosi, di seguire passo dopo passo la trattativa che avrebbe portato Arkadiusz Milik alla Roma e, parallelamente, Edin Dzeko a vestire il bianconero, è rimasto attonito di fronte al rallentamento della chiusura delle trattative. Gli stessi grandi media, che avevano dettato tempi e luoghi di visite e firme, sono tornati sui propri passi, attuando una “ritirata strategica” più per ricamare la tela che per definire effettivamente una propria debacle giornalistica.

Ieri era una questione di ore: Milik avrebbe eseguito un controllo alle ginocchia ad Innsbruck; a seguito dell’ok dello staff medico, Dzeko avrebbe avuto il “nulla osta” per staccare il biglietto aereo direzione Torino e firmare con la Juventus. Nel pomeriggio, invece, è capitolato tutto: Fonseca ha convocato Dzeko per la gara contro il Verona – in panchina, stando alle ultime dai campi non giocherà, mentre di Milik, in superficie, si sono perse le tracce. “Cosa è accaduto?” è la domanda che in molti si sono posti. Ecco spuntar fuori Don Rodrigo e i bravi, pronti ad attuare piani destrutturanti di una trattativa a cui, di fatto, mancano solo le firme sui contratti.

Pubblicità

BUROCRAZIA E ATTI LEGALI

La questione, in realtà, va ben oltre il campo, e sfocia in quelle che sono norme legali e documenti burocratici. L’intoppo delle trattative parallele sta nelle spettanze che il Napoli chiede a Milik – e viceversa: una guerra giocata a colpi di avvocati. Il Napoli continua a tenere alto il muro dell’ammutinamento e pubblicità non concordate, ed ha chiuso con i legali del calciatore una decurtazione di un milione circa per ogni mensilità che il polacco deve ancora ricevere. Un’altra questione è legata invece ai diritti d’immagine, tanto cari al patron De Laurentiis: Milik vorrebbe ricevere una liberatoria, mentre il Napoli potrebbe intentare una nuova causa, la cui multa si potrebbe aggirare intorno al mezzo milione di euro.

Ma patti chiari ed amicizia lunga: così vorrebbero chiuderla gli azzurri. Una diminuzione, nella restante parte di ingaggio che il polacco deve ancora ricevere, di circa centomila euro. Cifra che avrebbe riscontrato parere positivo anche da parte del “team” legale di Milik. I documenti sono in scrittura, presto saranno pronte le PEC da far recapitare a chi di dovere, per chiudere un affare che ha lasciato molti col fiato sospeso. Con il weekend di mezzo, la settimana prossima dovrebbe presentarsi l’avvallo di tutte le problematiche, con i due centravanti – Milik e Dzeko – pronti a partire per le nuove destinazioni. Sperando che, in seguito, si lasci parlare solo il campo.

Pubblicità

in evidenza