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Napoli, sospetta corruzione negli accordi per il ritiro di Castel di Sangro. La situazione

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Si sta scatenando una bufera attorno il ritiro estivo del Napoli in Abruzzo, e più precisamente a Castel Di Sangro. Il sospetto è che ci sia stata corruzione.

Sara Marcozzi, capogruppo del M5S abbruzzese, ha presentato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Procura di L’Aquila per quanto riguarda l’accordo tra la regione Abruzzo e il club azzurro. Ecco i passaggi più importanti, riportati da SportFace:

“mancanza di coperture economiche certe, assenza di un bando pubblico, nessuna programmazione a lungo termine, insussistenti motivi di urgenza per una variazione di bilancio effettuata a mezzo delibera di Giunta e non con una legge regionale ordinaria. Il tutto per una cifra di un milione di euro all’anno, che potrebbe arrivare fino a 12 milioni di euro stante la potenziale durata della collaborazione, così come prevista in convenzione. Una cifra enorme, sulla quale Regione Abruzzo rischia, di fatto, di non avere più il controllo, dal momento che esclusivamente il Napoli ha la facoltà di recedere o non rinnovare la convenzione. E può farlo senza alcun preavviso. Più si analizzano i documenti, più si presentano legittimi dubbi sull’operazione. E’ per questo che chiedo ad Anac, Corte dei Conti e Procura della Repubblica di intervenire, per quanto di loro competenza, a tutela delle leggi vigenti e dei soldi dei cittadini”.

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(Foto: profilo Twitter ufficiale SSC Napoli)

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