Benevento, Maggio: “Obiettivo salvezza. Covid? Ho molta paura”

Christian Maggio, capitano del Benevento, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue parole: “Il nostro obiettivo è la salvezza, il prima possibile. Siamo riusciti a fare già 6 punti: un buon inizio. Ci alleniamo tutti i giorni e lavoriamo sodo per raggiungere quanto prima la salvezza”.

Il caos legato alle positività.
“Questa è una stagione molto particolare per tutti quanti. Quando vieni a sapere che ci sono dei giocatori positivi in altri club, un po’ ci rimani. È una situazione particolare. Per fortuna noi a Benevento abbiamo uno staff medico preparato, ma personalmente io ho molta paura, perché se ne stanno sentendo tante. Bisogna stare quanto più attenti possibile. Il problema è che molti hanno famiglia, i figli”.

Con l’Inter avete subito una goleada.
“Il gol di Lukaku non ce lo aspettavamo. I punti non dobbiamo farli contro squadre come l’Inter. È chiaro che dobbiamo sempre dare il massimo contro tutti quanti. In panchina loro avevano Eriksen, Martinez. Hanno un parco giocatori importante anche in panchina, ed uno dei migliori allenatori in circolazione. Secondo me l’Inter può davvero fare bene quest’anno”.

Come vedi il “tuo” Napoli?
“Parte tra i favoriti quest’anno per la lotta al campionato, insieme a Juve, Inter, Atalanta. Sono ripartiti nel miglior modo possibile insieme a Gattuso. Già l’anno scorso si è visto qualcosa, ma quest’anno abbiamo avuto ulteriori conferme. Negli anni è normale che ci siano dei ricambi in una squadra, inserendo giovani che possano dare garanzie per il futuro. Questo cambio di generazione è il segno che la società ha intenzione di fare bene anche in futuro. La speranza è che il Napoli possa crescere sempre di più”.

Come è avere Pippo Inzaghi come allenatore?
“Riesce a tirar fuori il massimo da ogni giocatore. Si sente ancora giocatore per certi punti di vista. Non può fare le partitine ma vorrebbe farle. Partecipa molto agli allenamenti. Scherza molto e ride, ma quando si deve essere seri, lui è il primo a farlo e a lavorare”.