Reja e Rossi, l’Italia garantisce ‘usato’ sicuro

Si è appena conclusa la sosta di dieci giorni per le Nazionali. Tra amichevoli, Nations League ed infinite polemiche, adesso c’è da tirare le somme. Guardando un po’ quanto accaduto, il paese che ha tratto calcisticamente più giovamento da questa sosta è proprio l’Italia.

Oltre le due grandissime prestazioni degli azzurri, con assoluto protagonista Lorenzo Insigne, a sorprendere tutti ci sono stati due allenatori in particolare: Edy Reja e Marco Rossi. Il primo allena l’Albania, il secondo l’Ungheria.

EDY REJA

Alla prima esperienza come commissario tecnico di una nazionale, il buon Edy Reja si è dimostrato il mister di sempre. La sua Albania è concreta, essenziale, mirata ed attenta. Chiaro che, tolti pochi elementi, la qualità non è tantissima. Edy è stato bravo nel colmare questa mancanza, rendendo equilibrata ed intelligente la sua squadra.

Con la vittoria di ieri per 3-2 contro la Bielorussia, è riuscito a vincere il girone di Lega C e conquistando così la promozione in Lega B. Ottima la prestazione di Cikalleshi, autore di una doppietta, sempre più bomber condottiero della Nazionale.

Chissà che Edy non vorrà portare i suoi in Lega A in ricordo dei vecchi tempi passati a Napoli.

MARCO ROSSI

Il poco conosciuto Marco Rossi è senza dubbio una delle migliori sorprese di questa settimana. La sua Ungheria gioca bene, vince, convince e vola all’Europeo, guidati dal fuoriclasse Szoboszlai, leader tecnico della squadra. Già storico il suo gol qualificazione, siglato al 93’ contro l’Islanda, dopo una cavalcata partita dalla sua metà campo.

Diversamente da Reja, il tecnico piemontese dispone di una nazionale dotata di uno spessore tecnico più alto. La sua proposta di calcio, infatti, ha concetti spinti, ricercati. Nonostante ciò, i principi basilari restano gli stessi, le idee sono -per ora- poche, ma messe bene in campo.

Marco Rossi è semplicemente l’ennesimo esponente di livello della scuola di tecnici italiana. Sempre vincente.