Angolo del tifoso
ANGOLO ROMA – Roma-Belotti 3-1
In questa partita c’era tutto per far male. Una Roma in palla, una classifica da scalare financo al terzo posto, una squadra, i granata, in grande crisi e battuta da tutti, con in più un allenatore in bilico che cambia, non per scelta tecnica, almeno quattro titolari. Troppo succosa la mela, Biancaneve!
Ma parafrasando Groucho Marx, il Torino sembrava scarso, giocava scarso e pensava scarso, ma non fatevi ingannare… Era veramente scarso.
La Roma parte bene nel tentativo di proporre il suo solito gioco arioso, i granata aspettano come da copione e il loro “arrocco” crea difficoltà nelle manovre romane.
Solite incursioni a sinistra di LS37 che pesca Bruno Peres in area con un rigore in movimento, ma chi farebbe tirare un rigore al brasiliano? Nessuno, lui lo sa e tira una mozzarella a lato porta.
Minuto 14 Singo prende il secondo giallo su Spinazzola e lascia in dieci i suoi. Entrambi i gialli da regolamento ci stanno, ma il secondo è onestamente più stupido che cattivo e così presto nel match si poteva evitare.
La Roma comincia ad alzare la pressione, soprattutto da sinistra, e Mancini e Pellegrini impegnano Milinkovic-Savic. Poco dopo sempre Mancini da fuori area tira un bolide che il portiere respinge, Spinazzola rimette al centro e Mhkytarian al volo spara un siluro sotto l’incrocio. 1 a 0.
Ancora pericoli con Spinazzola che, su una ribattuta da angolo, coglie al volo defilato a sinistra un pallone che lambisce il palo opposto.
Filtrante per Dzeko che anticipa Bremer entrando in area, ma viene steso col piede di richiamo: Veretout dal diachetto raddoppia.
Il secondo tempo fino a un certo punto è quasi inutile. Il Torino sembra “accontentarsi” dello svantaggio e la Roma fa melina, come a volersi riposare in vista dell’Atalanta.
Edera a un certo punto sveglia il tutto con un siluro improvviso da fuori area che coglie in pieno la traversa di Lopez. La Roma capisce il messaggio e lanvia Pedro, sponda per Mayoral che tocca per Pellegrini, passo avanti e 3 a 0 sotto l’incrocio.
E il Torino? I granata cominciano qui. Belotti fa tutto da solo, anticipa di tacco Pellegrini, tira da fuori area, respinge male il portiere e in un goffo batti e ribatti, l’attaccante infila il gol della bandiera.
E qui vengono le note negative.
Come a Bologna, la Roma tranquilla si spegne perdendo concentrazione e gli ultimi minuti sono un calvario di sofferenza inaccettabile per una squadra in superiorità tecnica e numerica.
Il Torino sfiora tre volte il 3 a 2 con Edera e Bonazzoli, schiacciando i giallorossi in area. Solo nel finale Mayoral si mangia un gol davanti alla porta.
Grande prova dei giallorossi, ma rimangono i troppi cartellini inutili a partita già vinta e i cali di concentrazione da valutare.
Lopez quasi inoperoso, difesa attenta col ritorno di Smalling a dare tranquillità, Mancini sempre presente e fisicamente insuperabile, Ibanez in giornata. Bruno Peres impalpabile, meglio Karsdorp quando entra nel secondo tempo spingendo, mentre la palma di “master” di giochi va ancora a Spinazzola, imprendibile.
Ordinato Vilar: ora che ha messo un po’ di massa sembra Carlo Delle Piane, ma cresce sensibilmente in qualità. Veretout costante pressione e attenzione. Mhkytarian con classe e personalità crea quasi tutto il gioco della Roma, mentre più in sordina Pellegrini, nonostante il bel gol, meno aggressivo davanti e troppo “morbido” quando Fonseca lo arretra.
Dzeko onestamente non si è visto, se non sul rigore, più partecipe alle manovre Mayoral che, sottoporta però, dimostra poca freddezza. Anche Pedro, subentrato, si vede pochino, ma il secondo tempo in verità la Roma quasi non lo ha giocato.
Terzo posto e Atalanta all’orizzonte, classifica cortissima. Ci sarà da divertirsi, come sempre, con questa Roma.
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