Calciomercato
SATYRIGOL – Trimalcione e l’Opossum
Le scelte sono fatte per essere scelte, nulla di più logico. Quanto è complicato scegliere, solo chi sceglie lo sa. Tranne gli ignavi. Chi parla ed ha il coraggio di esporsi, non ha scelto; solo chi sbaglia ha la consapevolezza della scelta: nulla di più logico. Ci sono due opzioni che sembrano così lontane ma che in realtà hanno in comune veramente molto: credere di scegliere e fingere di scegliere. In entrambi i casi, chi le adotta, non sta scegliendo.
Per non dilungarci ulteriormente, la premessa è fondamentale per andare in fondo ad una situazione abbastanza spinosa. L’Inter accorcia la propria distanza dal Milan. Nonostante ciò i tifosi inneggiano contro Antonio Conte sembra essere arrivato ad un punto di non ritorno. “Non può né scendere, né salire” direbbe qualcuno che tempo a dietro aveva scommesso sul 4-1 del Cagliari in casa dei nerazzurri.
Molti accusano il tecnico di essere mono-modulare (si può dire? Chiedo alla regia). Come se il problema fosse il 3-5-2 piuttosto che un 4-2-3-1. L’incapacità di scegliere è il vero dramma di Conte, che sta fingendo di farlo. Finge di prendere delle posizioni, ma rimane rannicchiato nella sua convinzione – più che nella finzione – di aver adottato delle scelte utili al risanamento delle cose. Dal problema Eriksen, allo schieramento degli undici titolari. L’Inter è fuori dalle coppe, cambio giro: fino al confine.
Allora, a questa insicurezza nella fase di scelta, dal profondo della mia umiltà consiglio al buon Antonio di fare come Trimalcione, o come un opossum. In questi casi è meglio fingersi morti.
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