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FISCHIO D’INIZIO NAPOLI – Azzurri all’esame viola

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Nonostante le due vittorie di Udine e contro l’Empoli in Coppa Italia, il Napoli ancora attira a sé critiche. Le due prestazioni, innegabilmente, non hanno offerto spunti molto convincenti, al di là del risultato.

In questa stagione anomala, però, l’importante è prendersi il buono, quando arriva, e farne tesoro. Le attenuanti per Gattuso e la sua squadra sono tante, una su tutte gli infortuni, che hanno inciso negativamente sul modo di fare calcio degli azzurri.

La squadra costruita su un’intelaiatura di base solida, seppur incompleta, poco per volta ha dovuto rinunciare ai pezzi migliori in tutti i reparti. Le contemporanee assenze di Koulibaly, Demme, Mertens e Osimhen, nonostante non debbano fornire un alibi, rappresentano inconfutabilmente mancanze di assoluto rilievo.

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Non sono da trascurare le concomitanti cattive condizioni di salute del tecnico azzurro. Tutto ciò, per tanto, troppo tempo, costituisce un’elevata penalizzazione. Il Napoli però, e malgrado tutto, è lì, vivo e pronto a giocarsi la stagione su tutti i fronti.

Il passaggio del turno di Europa League in un girone complicato è stato assicurato, il sorteggio non proibitivo per i sedicesimi lascia ben sperare. L’approdo ai quarti di Coppa Italia (dove tutte le grandi, Atalanta a parte, hanno sofferto, passando solo all’over time) pure è stato garantito, ed il campionato è nel pieno. Alla luce di ciò e considerando una gara in meno, gli azzurri sono lì nel gruppone. Sarebbe quindi il caso di dare fiducia e guardare con un pizzico di ottimismo al futuro.

Le statistiche di Napoli-Fiorentina

Oggi i partenopei hanno l’ennesima ghiotta opportunità nella gara contro la Fiorentina, ospite al Diego Armando Maradona. La sfida ai viola costituisce il centoquarantunesimo scontro diretto in Serie A tra le due formazioni, il settantunesimo all’ombra del Vesuvio. Il bilancio pende a favore dei partenopei, che guidano con trentadue vittorie, anche se gli ospiti, allenati da Prandelli, si difendono bene, avendo collezionato ventuno pareggi e diciassette vittorie. Il segno più lontano nel tempo è l’X, vecchio di tre anni, un pareggio a reti bianche registrato nella gara del 10 dicembre 2017. L’ultimo successo dei viola è invece della scorsa stagione, il 18 gennaio scorso, con gli ospiti che s’imposero 2-0. Al Napoli la vittoria manca dal 15 settembre 2018, una rete di Insigne a 10’ dal temine sancì la vittoria.

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Il Direttore di gara

A dirigere il delicato incontro, il cui fischio d’inizio è previsto per le 12.30, è stato designato il patavino Daniele Chiffi, alla terza stagione nella massima categoria. Per l’occasione, Chiffi sarà assistito da Manganiello, nel ruolo di quarto uomo, ed al VAR dalla coppia Di Bello-Cecconi. Il trentaseienne fischietto di Padova, in carriera, ha incrociato il Napoli in sei precedenti occasioni, gare nelle quali gli azzurri hanno collezionato un pareggio e cinque vittorie. Con gli azzurri in campo Chiffi ha fatto il suo esordio in Serie A nella gara dell’11 maggio 2014, successo corsaro contro la Sampdoria per 5-2.

Napoli e Fiorentina arrivano alla gara, valida per la diciottesima giornata di campionato, con due storie diametralmente opposte. Del Napoli abbiamo già detto, mentre i viola veleggiano al centro della classifica in un campionato fin qui poco soddisfacente, nonostante il cambio di guida tecnica già avvenuto.

L’undici viola

L’insediamento di Prandelli, dopo l’esonero di Iachini, ha fruttato ai viola dieci punti in dieci partite frutto di quattro sconfitte, altrettanti pareggi e di solo due vittorie, delle quali una a Torino contro la Juventus. La Fiorentina a questa gara arriva con il solo dubbio Borja Valero, per cui tutti gli altri sembrano a disposizione dell’ex C.T. della nazionale.

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Prandelli si schiererà con il classico 3-4-2-1 davanti al portiere Dragowski. I tre componenti della difesa, considerato il rientro di Pezzella, saranno Milenkvovic, Igor e appunto l’argentino ex Betis. In mediana Amrabat e Castrovilli costituiranno l’argine davanti alla difesa tutto muscoli e cervello, con le fasce affidate a Caceres e Biraghi. In attacco c’è ballottaggio tra Ribery e Bonaventura e l’amato ex Callejon a supportare Vlahovic punta centrale.

Le scelte di Gattuso

Gattuso, dal canto suo, riproporrà il 4-2-3-1 davanti al portiere che per l’occasione dovrebbe tornare ad essere Ospina. In difesa potrebbe esserci la sorpresa Manolas. Se il greco dovesse essere arruolabile ci sarà lui al fianco di Koulibaly, l’alternativa è Maksimovic. Le corsie esterne saranno affidate a Mario Rui sull’out mancino e a Hysaj a destra, che prenderà il posto di Di Lorenzo, fermato dal giudice sportivo.

In mediana, considerata la positività dell’ultima ora di Fabian Ruiz, muore il ballottaggio al fianco di Bakayoko, match winner nella trasferta di Udine. Il recupero di Demme che a questo punto scenderà in campo, costituisce quindi il salvacondotto per Gattuso. Il tedesco, magari farà da staffetta a gara in corso, considerando l’importante sfida alla Juventus per la finale di supercoppa.

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In avanti è fondamentale il recupero di Mertens, anche se il belga molto probabilmente non partirà dal primo minuto. Se così fosse, spazio ancora a Petagna che, con una sua rete, ha garantito il passaggio di turno in Coppa Italia. In supporto dell’ex spallino, Insigne, Lozano e Zielinski a garantire coperture e ripartenze.

Conclusioni

Le insidie che nasconde la gara contro i toscani sono tante. Il Napoli, considerata la sconfitta della Roma nel derby ed il concomitante scontro al vertice tra Inter e Juventus di questa sera, in caso di risultato positivo troverebbero sicuramente morale alto e una posizione di classifica di tutto rispetto, in attesa di conoscere la data del recupero contro la Juventus. L’incontro dello Stadium potrebbe segnare la chiave di volta di questa stagione, ma ne riparleremo a tempo debito. La cosa importante è non fare calcoli. Il Napoli dev’essere consapevole dei propri mezzi, ritrovare la fiducia smarrita, impegnarsi sul campo e attendere di raccogliere quanto seminato, perché alla fine il lavoro paga sempre.

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