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IL PUNTO – La Regina è tornata

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Vabbè e allora diciamocelo. Diciamo a tutta Italia che era solo una farsa, una presa in giro, un entrée di benvenuto per poi servire la solita minestra riscaldata da 10 anni a questa parte. Un po’ di zucchero per addolcire quella pillola che inghiottiamo da ormai troppo tempo. Eppure sembrava che quest’anno la Juventus si fosse tirata fuori dalla corsa scudetto. Ha regalato 10 punti al Milan nelle prime 14 gare quasi come per dire “Sono stanca, fate voi”. E in effetti i cugini milanesi stanno facendo tutto loro: prima partono in quarta per una lotta scudetto in solitaria e poi forano alla prima buca. La Juve guarda, attende, è abituata a farlo. Come un leone con la sua gazzella studia le mosse, anche se queste dovessero costare qualche rallentamento nell’attacco decisivo. Un mordente che poi sferra, eccome se sferra. E arriva puntuale, come una sentenza. Sanno trovare sempre il momento giusto. Ora la vetta recita un -7 con una partita da recuperare contro un Napoli in netta difficoltà. Il discorso di Gattuso suona come una resa. “Non hanno veleno” parole trite e ritrite, spartito abituale quando Gattuso veste i panni della sconfitta. E quando arrivi a dire che “abbiamo preparato una cosa ma in campo ne hanno fatta un’altra” le responsabilità sono anche del mister, soprattutto del mister. E alzare bandiera bianca in mondovisione spesso porta a delle conseguenze. Chissà che da qui a poco il Napoli non possa trovarsi con un altro tecnico. Parte della tifoseria vorrebbe il ritorno di Sarri, le voci che rimbalzano dicono Benitez, ma come ben sappiamo al patron De Laurentiis le minestre riscaldate non sono mai piaciute. Pochi chilometri più su potrebbe subire lo stesso destino il tecnico giallorosso Fonseca nonostante un terzo posto a metà campionato ed una qualificazione ai sedicesimi di Europa League. L’impressione è sempre la stessa: a Roma c’è qualcosa che va al di là dei risultati. Sembra, infatti, che qualcosa si sia rotto, i rapporti con e tra calciatori inclinato, quello con la dirigenza forse spento. Tra dubbi, foschie, allenatori che un giorno prima sono idolatrati ed il giorno dopo ‘scaricati’, ci sono poche certezze. Tra queste una classifica che registra 9 punti di scarto tra le prime 7 al giro di boa. Ma un’altra forse ancor più importante è che la Juve è tornata. Chi scrive ve l’ha sempre detto che resta la rosa migliore di questo campionato e che nonostante le difficoltà iniziali non avrebbe perso il proprio ruolo di Regina con tanto di corona e scettro. Ogni anno ci illudiamo che i bianconeri possano abdicare. Ecco appunto ci illudiamo. Perché puntualmente ci smentiscono. Se abbandonano il trono è solo per una piccola vacanza. Ma alla fine trovano il momento giusto per tornare. Lo fanno sempre. E lo faranno anche quest’anno, a meno che…

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