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#SOCIALVLAD – Kalidou Koulibaly: un ragazzo d’oro
“Ore 13:30, semafori di Agnano, da lontano vedo una sagoma conosciuta, è la nostra roccia difensiva; lo avvicino, con un cenno lo saluto, lui mi ricambia ma è troppo preso da qualcosa; dalla curiosità mi fermo e noto che sta regalando giacconi del Napoli ai suoi concittadini per farli riparare dal freddo, resto ancora per un po’ a guardare e non faccio altro che complimentarmi con lui per quello che sta facendo. Molte volte vi giudichiamo solo per quello che fate in campo, ma a mio avviso queste sono le migliori prestazioni che potete fare. A buon rendere Koulibaly, da napoletano e tifoso del Napoli sono fiero di te”.
Il racconto del giovane napoletano Paolo Leccia, ha suscitato un vero e proprio turbinio di emozioni e reazioni nel web.
Si parla spesso della sensibilità di Kalidou Koulibaly.
Chi lo conosce, sa che il 29enne senegalese, napoletano d’adozione, rappresenta un punto cardine in campo per i colori azzurri, ma anche tra i principali testimonial della lotta contro il razzismo.
In un mondo in cui troppo spesso non si ha più contezza di cosa sia la normalità, sono i gesti più puri, quelli destinati a chi è meno fortunato di noi, a fare ancora la differenza.
Perché per essere eroi non occorre avere i superpoteri.
Esserci sempre, lì dove occorrerà la presenza, raccontarsi l’importanza di un abbraccio, sostenersi attraverso le storie di pura quotidiana.
Riscoprirsi, dietro quelli che sono i veri valori della nostra vita.
E alla fine, la consapevolezza ci renderà più responsabili e vinceremo quando faremo i conti col nostro Io interiore.
Insieme, con la bellezza della semplicità.
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