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FISCHIO D’INIZIO NAPOLI – L’imperativo è vincere

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Il Napoli, reduce dalla vittoria contro lo Spezia che ha garantito l’accesso alle semifinali di Coppa Italia, ritorna in campo al Diego Armando Maradona affrontando il Parma per la prima giornata di ritorno.

Gli azzurri, nonostante il traguardo raggiunto, restano al centro di aspre polemiche. Ad essere maggiormente sotto attacco da una parte di tifoseria e stampa, è il tecnico Gattuso.

Ripetutamente additato quale responsabile di alcune prestazioni non brillanti della squadra, Gattuso ha strenuamente difeso la sua posizione e quella del gruppo, palesemente schierato al suo fianco. Da più parti si auspicavano le dimissioni del tecnico azzurro, che invece è sceso sul campo di battaglia difendendosi e rispondendo per le rime a chi lo vorrebbe fuori dal progetto Napoli.

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Certamente anche da parte sua ci sono responsabilità. Le attenuanti però sono diverse e da tenere in considerazione. I continui forfait di diversi elementi importanti, oltre al fatto di essere in corsa su tutti i fronti in gioco (campionato, Coppa Italia ed Europa League), imporrebbero un pizzico di equilibrio, soprattutto non gettare benzina sul fuoco e lasciar lavorare tecnico e squadra in un clima di serenità.

Le statistiche

La gara contro il Parma, come tutte le gare di questo campionato, nasconde insidie. Le statistiche tra partenopei e ducali sono a favore dei padroni di casa. Napoli e Parma saranno difronte per il trentottesimo scontro diretto, il diciannovesimo in casa azzurra. Nei diciotto precedenti il Napoli ha racimolato nove vittorie e quattro pareggi mentre sono cinque i successi dei biancoscudati.

Il segno più distante nel tempo è vecchio di venti lunghi anni. Il pareggio, questo il risultato assente da più tempo nella città partenopea, è del 23 dicembre 2000, risultato finale 2-2. Agli azzurri invece la vittoria manca dal 26 settembre 2018. I partenopei si aggiudicarono il confronto per 3-0 grazie ad una rete di Insigne e una doppietta di Milik. L’anno successivo, il 14 dicembre 2019, i ducali espugnarono il San Paolo per 2-1 con una rete di Gervinho al novantatreesimo dopo le reti di Kulusevki e Milik.

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L’arbitro

A dirigere la gara che avrà fischio d’inizio alle ore 18.00, è stato designato il romano La Penna. Il trentasettenne fischietto capitolino, al suo terzo anno nella massima Serie, sarà coadiuvato dall’arbitro Serra, nel ruolo di quarto uomo, e dalla coppia Di Paolo-Del Giovane al VAR.

La Penna incrocia il Napoli per la nona volta in Serie A. Nelle otto precedenti occasioni gli azzurri hanno fatto registrare sei vittorie, un pareggio e una sconfitta. Sono già due le direzioni di questa stagione, entrambe a Fuorigrotta, il 22 novembre 2020 Napoli-Milan 1-3 ed il 13 dicembre 2020 Napoli-Sampdoria 2-1.

Le scelte di D’Aversa

Il Parma arriva a Napoli alla disperata ricerca di punti. I ducali sono al penultimo posto in classifica con 13 punti, ad una sola lunghezza dal Crotone fanalino di coda. La squadra guidata da D’Aversa, che ha sostituito l’esonerato Liverani, arriva alla sfida col Napoli con qualche piccolo problema di formazione.

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Il tecnico dei biancoscudati, in attesa di qualche rinforzo nelle ultime ore di mercato, davanti al portiere napoletano Gigi Sepe si schiererà con il tradizionale modulo 4-3-3. Gli esterni di difesa saranno Conti e Pezzella. Al centro al fianco di Iacoponi c’è ballottaggio tra Gagliolo e Osorio. Ad agire in mediana spazio all’ex Grassi, con Kurtic e Hernani a supporto del trio d’attacco formato da Kucka, Corneluis e Gervinho.

L’undici azzurro

In casa Napoli di mercato non se ne parla. Incassati gli addii di Malcuit, già fuori progetto, e di Llorente accasatosi a Udine, si auspicherebbe qualche sorpresa in entrata vista l’incompletezza in più reparti.

Eccetto Fabian Ruiz e Mertens, Gattuso ha più o meno tutti a disposizione. Lo schieramento potrebbe rispecchiare quello di partenza di coppa, quindi davanti ad uno tra Ospina e Meret, spazio al 4-3-3.

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Sugli esterni di difesa ci saranno Di Lorenzo a destra e con molte probabilità, Mario Rui a sinistra. La coppia centrale dovrebbe essere quella che offre le maggiori garanzie, ovvero Koulibaly-Manolas. La mediana sembra non poter fare a meno di Demme. Il tedesco purtroppo non ha cambi naturali, per cui dovrebbe essere certa la sua presenza. Bakayoko, tra alti e bassi, potrebbe rientrare anche se l’ipotesi Elmas non è campata in aria. Confermato Zielinki, che si abbasserebbe di venti metri in fase di non possesso per garantire maggior consistenza nella zona nevralgica del campo. Qualche dubbio ancora in attacco, viste le non buone condizioni di Osimhen e l’assenza di Mertens volato nuovamente in Belgio per i noti problemi alla caviglia. Quindi largo a Petagna, con accanto Insigne e Lozano.

Il Napoli ha bisogno di punti e serenità. Ormai è chiaro che il tecnico sia in discussione ma, con il recupero degli infortunati e un buon filotto di risultati, la luce in fondo al tunnel potrebbe iniziare a vedersi.

Il mese di febbraio per gli azzurri sarà cruciale. Il campionato, con un calendario non complicatissimo, potrebbe rilanciare classifica e morale. Il 3 ed il 10 si giocheranno le semifinali di Coppa Italia e subito dopo le due gare di Europa League non proibitive contro il Granada. Il futuro è tutto qui ed il sole potrebbe ricominciare a brillare, sempre che non si voglia distruggere quello che di buono è stato fatto in questi mesi.

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