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Napoli, Gattuso: “Tante assenze? Inutile piangersi addosso”

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L’allenatore del NapoliGennaro Gattuso, ha presentato la trasferta a Granada di Europa League in cui gli azzurri saranno impegnati domani alle 21. Gli Azzurri – con qualche assenza di troppo – affronteranno la formazione spagnola nell’andata dei sedicesimi di finale della competizione europea. Di seguito le parole del tecnico rilasciate in conferenza stampa e riportate da Tuttonapoli.net:

Come si affronta la 14esima partita in quarantasette giorni?
“Siamo in emergenza, lo sappiamo. Non siamo venuti qui in vacanza, vogliamo fare una grande prestazione e ci vuole un grande Napoli. Loro sono una squadra atipica, con grande velocità. Bisogna mettere in campo una squadra competitiva anche se siamo in pochi”.

Quanto è importante per voi Lozano? “Lozano è importante per noi, come tutti quelli che mancano. Lo scorso anno è stato al di sotto delle sue possibilità, quest’anno sta facendo cose importanti. Ma non è solo lui, abbiamo tante assenze. Ci sono però Matteo (Politano, ndr), Insigne ed altri che possono far bene. Speriamo di recuperare i nostri giocatori, siamo l’unica squadra con la Juve che in Italia non ha mai avuto una settimana tipo per allenarsi. Giocare ogni tre giorni, con le botte e senza poter recuperare è difficile. Inutile però piangersi addosso, affrontiamo gli impegni con grande serietà”.

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Tocca a Politano: Quanto è anomala questa stagione?
“Molto difficile, c’è sempre poco tempo per recuperare. Il bello del calcio è giocare e noi cerchiamo sempre di farci trovare pronti”.

Per Gattuso: La mancanza di esperienza in Europa del Granada può essere decisiva?
“Non penso sia una questione di esperienza. Affrontiamo una squadra rognosa, con caratteristiche precise. Dopo cinque minuti il livello di esperienza si va azzerare. Per loro è una grande opportunità, noi dobbiamo battagliare perché hanno caratteristiche che ci possono mettere in difficoltà. Bisogna fare una grande prestazione a livello caratteriale, fisico e tecnico. Loro sono una squadra che non sembra spagnola, sanno cosa fare e si muovono con grande velocità”.

Per Politano: L’impressione è che con calcio spagnolo ti ci trovi bene…
“È uno stile di gioco che mi piace, ti giocano a viso aperto e lasciano grandi spazi in contropiede che ti permettono di giocare”.

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Per Gattuso: Come si lavora con così tante assenze anche negli allenamenti?
“Emergenza dura da tantissimo tempo, lo avevo già evidenziato. Così non si può lavorare, non puoi fare nulla se giochi ogni tre giorni, devi solo fare scarico. Stiamo chiamando qualche Primavera in più, c’è un dato importante ed è quello che riguarda gli infortuni. Siamo tra le squadre che ne hanno avuti di meno nell’anno solare. Ora è un momento così, speriamo di recuperare qualcuno prima possibile. Speriamo che Meret e Fabiàn, che hanno giocato di meno ultimamente, possano mettersi in mostra”.

Per Politano: Le proiezioni dicono che questo potrebbe essere il tuo migliore anno in zona gol: da cosa dipende?
“Penso sia una fase di maturità. Al Sassuolo avevo fatto bene, anche all’Inter ero cresciuto tanto. Al Napoli sto facendo il mio miglior campionato, spero di continuare così. È importante per me, perchè ormai non sono più un ragazzino”.

Il grande abbraccio a fine gara con la Juve era la gioia per la vittoria o aveva altri significati?
“Aveva anche un altro significato. Sono state dette tante cavolate sul mister, noi siamo sempre stati dalla parte del mister e vincere quella gara era importante”.

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L’aspetto tecnico in questa gara è preponderante o l’aspetto psicologico diventa prioritario in questo stato di emergenza?
“Tre giorni fa avevamo gli stessi giocatori, tranne Petagna. Non dobbiamo cambiare la nostra mentalità, sappiamo che bisogna stringere i denti perchè con la Juve abbiamo fatto tanta fatica. Non possiamo fare troppi calcoli, ci sono dei Primavera che sono pronti al 30-40% per giocare altri non sono pronti. Non devo fare lo psicologo, devo solo mettere la squadra migliore in campo”.

La presenza di De Laurentiis a Bergamo e prima della Juve ha ridato serenità?
“A noi serve tutto. Alla squadra fa bene avere persone che vogliono il bene della squadra. Il presidente è quello che paga gli stipendi e fa funzionare la struttura. Anche se ci sono dei problemi, bisogna avere rispetto. A me fa piacere che lui sia con noi, penso faccia piacere anche alla squadra. In un momento di difficoltà è giusto restare uniti”.

(Foto: Twitter Napoli)

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