Tempo di lettura: < 1 minuto“Siamo orgogliosi di te”
Il post della sorella di Victor Osimhen e le foto dell’attaccante nigeriano del Napoli con Gianluigi Buffon e Cristiano Ronaldo hanno scatenato tantissime critiche.
Prima, bisognerebbe entrate nella testa di quel bambino che viveva a Olusosun, quartiere a Nord di Lagos, in Nigeria, nei pressi della più grande discarica della città.
Prima, ci si dovrebbe ricordare che le sue prime scarpette da calcio furono recuperate tra i rifiuti e sistemate dalle sorelle per lui, ultimo di sette fratelli.
Già, perché il piccolo Victor a 6 anni, dopo la morte della mamma, comincia a vendere acqua e bibite ai semafori per aiutare economicamente la famiglia.
Lì è così. Ti tocca.
Per questo, forse, a volte si dovrebbero mettere da parte orgoglio e odio.
Questo ci insegna la cultura sportiva.
Victor Osimhen. Un ragazzo che ce l’ha fatta.
Una storia di povertà, ma certamente di riscatto e determinazione, attraverso le proprie qualità.
Non c’è bisogno di polemizzare su ogni cosa