Bologna
FISCHIO D’INIZIO BOLOGNA – A Napoli per fare goal
Napoli è la cura giusta? Dopo la partita di Cagliari, giocata senza fame dal Bologna, arriva un’altra prova perfetta per i ragazzi di Mihajlovic. Sarebbe stato molto peggio incontrare una squadra che nell’immaginario collettivo poteva essere alla portata.
La gara col Napoli, sulla carta, rappresenta una prova insuperabile, come del resto appariva quella contro la Lazio.
Ma è proprio qui che il Bologna dà il meglio, quando entra in campo senza dover a tutti i costi confermare la propria forza.
Si esprime al massimo quando non pensa di essere obbligata a vincere.
Fatta la premessa, ora bisogna giocare la partita.
Il Bologna, per avere qualche speranza, deve giocare con il solito piglio aggressivo e non far ragionare i partenopei.
I singoli non devono duellare con i singoli. Mihajlovic non puó chiedere a Svanberg di annullare da solo Zielinski. Ogni reparto del Bologna deve lavorare all’unisono per limitare i singoli del Napoli. In altre parole, il movimento della squadra nelle due fasi di gioco deve essere l’arma letale dei rossiblu. Quanto meno per limitare la forza degli uomini di Gattuso.
Poi, per provare a vincere, occorreranno le prodezze dei singoli. Il lavoro di squadra deve comunque essere finalizzato da un terminale che realizza i goal.
Mihajlovic ha dichiarato di non avere ancora titolari insostituibili ma di poter contare su diverse scelte da schierare.
Da un certo punto di vista questo è positivo perchè denota interscambiabilità nella squadra. Dall’altro, invece, ciò crea all’allenatore dubbi continui su chi schierare.
I dualismi non alzano il livello delle prestazioni dei singoli e della squadra. Meglio avere un assetto di titolari che possono essere ben sostituiti dalle riserve in determinati momenti del campionato o delle partite.
Orsolini o Skov Olsen? Questo è l’esempio lampante che valorizza il nostro ragionamento.
Entrambi, da almeno due anni, non si stanno esprimendo al massimo del loro potenziale. Qualche colpo di Orsolini che attacca meglio del danese ma difende peggio. Skov Olsen da parte sua non ha ancora e per niente fatto vedere quanto di buono si racconta di lui. Il rischio è che i due compagni di squadra si annullino e non portino valore alla causa della squadra.
Allo stadio Maradona queste considerazioni non bisogna farle. Allo stadio Maradona bisogna fare quello che faceva bene Diego: goal.