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Sampdoria, Ranieri: “Esclusi Juventus? Non lo avrei fatto. Quagliarella è il nostro Ibra”

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L’allenatore della SampdoriaClaudio Ranieri, ha parlato ai microfoni di Rai Radio 1 nel corso della trasmissione Radio Anch’Io Sport. Il tecnico della Doria ha trattato vari temi, dal pareggio di San Siro con il MilanQuagliarella, il rinnovo e i fatti accaduti in casa Juventus. Di seguito le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com:

“Una bella partita, gagliarda. Volevamo vincerla, ci siamo andati vicino: peccato per l’ultima mezz’ora con l’uomo in meno, ma la prestazione è stata positiva”.

Quagliarella è tra i più sottovalutati di sempre? Merita la Nazionale?
“Mi pare sia tra i migliori goleador di tutti i tempi: un giocatore immenso, capitano vero. Mi hanno chiesto di Ibrahimovic prima del Milan, ho ho detto che lui è il nostro Ibra e l’ha dimostrato pienamente a San Siro. La convocazione spetta a Mancini: conosce tutti i calciatori, sa che tipo di gioco vuole. Il fatto che l’abbia chiamato a 38 anni è già una grande soddisfazione, se poi lo inserisse in quel nucleo ristretto per l’Europeo sarebbe bello”.

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Come mettere insieme ragazzi di tante nazionalità?
“Può darsi che aiuti la mia esperienza in più nazioni e la conoscenza di caratteri diversi. Gli anglosassoni e nordeuropei non vanno stimolati molto, mentre sui latini devi lavorare sotto l’aspetto motivazionale”.

Il suo rinnovo?
“Aspettiamo i loro programmi, poi decideremo insieme. Mi hanno chiamato in un momento particolare per la Sampdoria, lo spettro della Serie B era molto forte e ci siamo salvati tutti insieme. Quest’anno stiamo raggiungendo la speranza di salvarci senza soffrire, ora aspetto la società”.

Con Ferrero che rapporto ha?
“Ho sempre dato e avuto il massimo rispetto con tutti i miei presidenti. Si va di comune accordo”.

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Che calcio è senza tifosi? L’UEFA è imprudente nel voler subito i tifosi?
“Senza tifosi è molto inusuale per noi professionisti abituati a stare in stadi da 40-50mila posti. Sono partite asettiche, anche se siamo stati comunque tutti un po’ aiutati. Sapete che in alcune piazze calde alcuni giovani si possono perdere al secondo passaggio sbagliato. Non vorrei però avvantaggiare qualcuno col fatto che si senta tutto dalla panchina. Certo, non è il nostro calcio. Ceferin penso stia provando a forzare i tempi, magari lui vuole provare a far accelerare le vaccinazioni. La soluzione giusta però non spetta a me trovarla”.

Cosa ha detto ad Adrien Silva dopo l’espulsione?
“(ride, ndr) Già nel primo tempo gli avevo raccontato un fatto di Herrera. Era stato ammonito dopo aver sbagliato una punizione, e dopo avermi chiesto scusa gli ho detto che Herrera avrebbe detto: ‘Miglioriamo solo in educazione’. Agli ammoniti ho detto di stare attenti, e mi dispiace perché Silva è esperto e nazionale portoghese, ma l’errore c’è stato e va accettato”.

Perché ha abbracciato Donnarumma all’intervallo?
“Era lì che chiedeva falli, punizioni, ammonizioni. Dalla panchina gli ho urlato: ‘Ti daremo il fischietto!’ (ride, ndr). Poi a fine primo tempo ci siamo abbracciati”.

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Lei avrebbe escluso Arthur, Dybala e McKennie dopo la festa privata?
“Io li scuserei, soprattutto se fossero stati tra di loro. Sono cose che possono succedere, anche altre persone lo fanno: è sbagliato ma non li avrei esclusi. Non faccio il dispetto alla moglie… Avete capito”.

Che proposte avrebbe per il nuovo calcio?
“Si parla di ridurre i giocatori in campo e tante altre cose. Ricordo che quando ero ragazzo, durante un ritiro della Roma, vennero portate porte più lunghe e più larghe. Venti-trent’anni fa i portieri alti 1,85 erano degli atleti mentre oggi devono essere minimo 1,90. Perché allora non fare la porta più grande? In generale, però, sarò franco, schietto e veloce: vorrei stabilità”.

Dove si trova meglio?
“Dove c’è uno stimolo”.

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Chi apprezza dei colleghi in Serie A?
“Mi piace Stroppa, anche se è stato esonerato, così come Italiano e Pippo Inzaghi. C’è una buona nidiata che si sta facendo le ossa, ora bisogna capire quando faranno il passo grande se avranno gli attributi per saper gestire la tigre in corsa”.

La Roma come la vede?
“Intanto hanno 3 punti in più rispetto all’anno scorso, segno che il campionato sta andando bene, contando che hanno pure molti giovani che si stanno facendo le ossa. Aspettiamo a giudicare, non so i programmi della vigilia, ma bisogna saper fare i giusti passi”.

Un commento sugli episodi di razzismo verso Diakhaby e Sanchez.
“Mi sembra impossibile che si senta ancora tutto questo… Non so se sia scappato qualcosa stile offesa di cui te ne penti, ma se ci cadiamo noi addetti ai lavori è una cosa veramente triste”.

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Allegri e Sarri si sono bruciati alla Juve?
“Hanno deciso di restare fuori, ma sono allenatori importanti e vedrete che finiti i contratti in essere torneranno a cavalcare grandi squadre. Agnelli ha fatto una cosa diversa, puntando tutto su Pirlo. Ora devono sostenerlo, con un allenatore alle prime armi devi mettere in conto certe possibilità”.

(Foto: Twitter Sampdoria)

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