Calciomercato
Non chiamatele mancanze di rispetto
Tante conferme autorevoli giunte ieri all’esclusiva targata Le Bombe di Vlad di qualche giorno fa, sulla trattativa ben avviata tra Gennaro Gattuso e la Fiorentina. Accordo virtualmente chiuso tra Rocco Commisso e l’attuale tecnico del Napoli sulla base di un biennale a 1,2 milioni di euro di parte fissa a stagione più bonus.
A meno di clamorosi colpi di scena, la viola ha rotto gli indugi già da qualche giorno ed ha virato con decisione sull’attuale tecnico azzurro.
INUTILI POLEMICHE
A campionato ancora in corso e con il Napoli pronto a giocarsi tutte le sue carte per assicurarsi un posto nella prossima Champions League, Gattuso ha comunque trovato il modo per parlare del suo imminente futuro con un’altra società, trovando già un accordo di massima. È tutto nella norma, non c’è assolutamente nulla di anomalo, ed il tempo mette tutto al suo posto.
Tempo fa proprio il tecnico di Corigliano Calabaro, durante un post partita, ebbe da ridire a mezzo stampa sul fatto che il patron azzurro, Aurelio De Laurentiis, iniziò a sondare la disponibilità di nuovi allenatori, pronti a subentrare in corsa o dalla fine dell’attuale campionato. Uno sfogo decisamente eccessivo il suo dinanzi alle telecamere, e la dimostrazione risiede proprio in quello che vi abbiamo raccontato qualche giorno fa.
È un diritto di Gattuso quello di guardarsi intorno, dal momento in cui da qui a qualche settimana sarà libero di accasarsi altrove, ed è un diritto di Adl, contattare nuovi tecnici e pensare di intervenire a campionato in corso, quando i risultati, al netto dei tanti infortuni, non erano soddisfacenti, o semplicemente per effettuare il casting per il prossimo allenatore al quale affidare un progetto a media/lunga scadenza.
A prescindere quelle che potranno essere le smentite che in queste ore potrebbero materializzarsi (non è detto complice anche il silenzio stampa), non c’è spazio per accuse che lascino presagire mancanze di rispetto né da una parte né dall’altra, ed il tempo restituisce sempre una chiave di lettura completa ed uniforme.
Anche i tifosi dovrebbero vivere serenamente la vicenda, e non per forza trovare un colpevole anche quando non c’è. Il tempo scorre veloce e la programmazione la fa da padrona, in un calcio come questo dove il giorno dopo già non c’è più spazio per quanto vissuto fino alla sera prima.
Gattuso programma il suo futuro, lo stesso ha fatto Adl, ma adesso fino al termine del campionato, tutti uniti per un obiettivo comune, che è il vero traguardo fissato già da inizio stagione: la conquista della Champions League.
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