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L’unica cosa che conta

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Era già una stella nel firmamento bianconero, da qualche ora ha preso il posto che gli spetta per merito e diritto: Giampiero Boniperti è morto all’età di novantadue anni. Una vita alla Juventus, una vita per la Juventus, una vita insieme alla Juventus: prima calciatore e bandiera, poi presidente e simbolo, infine presidentissimo e leggenda. Quel ragazzino di Barengo ne ha fatta di strada, legando, indissolubilmente, il suo nome a quello della Vecchia Signora.

UNA VITA IN BIANCONERO

Dalla primavera del 1946 al giugno del 2021: una vita intera legata a due colori, il bianco e il nero. Giampiero Boniperti era la Juventus, e la Vecchia Signora deve quel che è proprio a Boniperti. Elegante e determinante in campo, raffinato e pionieristico dietro la scrivania: oggi ci saluta uno dei simboli del calcio italiano del secolo scorso, un uomo prima del calciatore e del dirigente.

La Juventus lo ha accolto giovanissimo, lo ha plasmato e lo ha reso un protagonista assoluto, ma il classe 1928 ci ha messo del suo, diventando un simbolo vivente. A lui, infatti, si deve il motto del club bianconero, quella celebre frase che scandisce l’alfa e l’omega della Vecchia Signora:

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“Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”. Una frase decisa, una frase anche un pizzico saccente, ma che riassume quella che è l’anima della squadra più vincente italiana.

PANCHINA ‘TEMPORALE’

Giampiero Boniperti ha preso per mano la Juventus nel secondo dopoguerra, l’ha accompagnata negli anni del boom economico, c’era anche negli anni buoi di calciopoli e negli ultimi, quelli dei nove scudetti consecutivi.

Una panchina di legno ha sancito l’inizio della lunga storia della Vecchia Signora. Proprio attorno a quella panchina si è ramificato uno stile, un pensiero, un modo d’agire che accomuna le varie epoche della Juventus. Vissute, e non potrebbe essere altrimenti, sempre con Giampiero Boniperti. Calciatore prima, presidente e presidente onorario. Il ragazzo di Barengo c’è sempre stato, sempre al fianco della sua Vecchia Signora. Anche quando quel simbolo di un’epoca passata è diventata il collante per il futuro che avanza, per il calcio del business, Giampiero Boniperti era presente:

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BONIPERTI

(Foto: sito ufficiale FC Juventus)

«La mia vita nella Juventus è iniziata il 4 giugno 1946, e dopo 65 anni sono qui per abbracciarvi tutti, farvi i miei auguri e riportare ai giocatori la frase scritta su uno striscione, poco tempo fa. Vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta».

Oggi la Juventus e il mondo del calcio salutano Giampiero Boniperti, simbolo e bandiera bianconera. Una nuova stella – forse una delle più luminose – da questa mattina splende nel firmamento bianconero.

(Foto: sito ufficiale FC Juventus)

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