Calciomercato
Sarri, intervista ricca di spunti, conferme e suggestioni
Nella serata di ieri, Maurizio Sarri ha aperto le porte di casa ai colleghi di Sportitalia ed ha rilasciato un’intervista ricca di spunti e suggestioni [Qui tutte le parole]. Il nuovo tecnico della Lazio si è concesso in esclusiva alla stampa, anche prima della classica conferenza di presentazione. Nonostante sia stata una scelta inusuale per il calcio italiano, l’intervista è stata particolarmente interessante. Sono tante le situazioni affrontate dal tecnico toscano, dalla sua nuova avventura a quelle passate.
“ERRORE CLAMOROSO LASCIARE L’INGHILTERRA”
I tre anni vissuti a Napoli hanno spalancato le porte del grande calcio a Maurizio Sarri. Al Chelsea ha avuto l’occasione di misurarsi con un calcio nuovo, quello europeo. Gli inglesi lo hanno accontentato sul mercato, ‘scippando’ Jorginho al Manchester City. Il legame tra i due è profondo, come le parole al miele usate dallo stesso tecnico per il centrocampista italo-brasiliano: “Parliamo di un calciatore raffinato, se vincesse l’Europeo meriterebbe il Pallone d’Oro. Deve essere capito bene, bisogna guardarlo attentamente, è un grandissimo calciatore. Sono felicissimo per quello che sta facendo”.
Tra le tante difficoltà vissute, il tecnico toscano è riuscito a conquistare l’Europa League, il primo trofeo della sua carriera. Il richiamo dell’Italia è stato troppo forte, così il toscano ha ammesso di aver commesso un errore: “Al Chelsea sarei potuto restare, ma volevo ritornare in Italia. E’ stato un errore clamoroso, purtroppo sono stato lì in un anno particolare e avevamo un proprietario non presente sul territorio. Situazione abbastanza difficile.”
“SCENDIAMO A COMPROMESSI PER VINCERE”
Uno dei passaggi più delicati dell’intervista è quello relativo al suo anno in bianconero. Nella sua breve parentesi alla Juventus, Maurizio Sarri si è misurato con il mondo che aveva sempre combattuto. Lo scudetto conquistato non può nascondere un anno ricco di equivoci, incomprensioni e tensioni interne. Il toscano dava l’impressione di essere un pesce fuor d’acqua. Il rigido condottiero visto a Napoli, ha abbandonato il suo credo personale e tattico per inseguire la vittoria, quello che più conta in bianconero.
“A metà ottobre feci una riunione con lo staff e dissi di fare una scelta: andiamo dritti per la nostra strada e andiamo a casa dopo poco, oppure di scendere a compromessi per vincere il campionato. Abbiamo scelto il secondo obiettivo, andando a casa.“
Un passaggio, questo, che denota tutte le difficoltà vissute a Torino. Problemi con la società, problemi con la squadra e problemi gestionali: “Come si gestisce Cristiano Ronaldo? Non è semplice, lui è una multinazionale con interessi personali che devono essere abbinati a quelli di squadra. Mi ritengo molto più bravo a fare l’allenatore e non il gestore. È difficile gestirlo sotto tutti i punti di vista”.
A Londra prima, in bianconero poi, Maurizio Sarri ha dimostrato di ‘soffrire’ presenze ingombranti e scomode nello spogliatoio. E si nota, poi, anche la lontananza vissuta nel momento dei festeggiamenti: “Alla Juventus non abbiamo festeggiato lo scudetto, ciascuno è andato a cena per conto suo. Forse era dato per scontato.”
“CONTATTI CON IL NAPOLI”
Tra i tanti club del suo passato, il Napoli è senza dubbio quello a cui Maurizio Sarri è rimasto più legato. I tre anni vissuti alle falde del Vesuvio hanno creato un connubio perfetto tra la piazza, il tecnico e la squadra. Sentimenti non nascosti dal toscano: “Quando un allenatore si diverte, lo trasmette anche alla squadra e poi anche il tifoso. Io mi sono divertito molto al Napoli.“
Anche in virtù di quegli anni che sono passati alla storia, Aurelio De Laurentiis ha pensato di nuovo all’ex Chelsea per ripartire dopo un momento di difficoltà: “Non ci fu una trattativa ma un contatto. Ci sentimmo. A tutti, anche al Napoli, ho detto che non ero pronto per prendere la squadra in corso, non credevo di poter dare qualcosa. Sarei stato disponibile per l’estate, anche per il Napoli”.
Il contatto Maurizio Sarri-Aurelio De Laurentiis, si è tenuto nello scorso febbraio, ma poi il tecnico ha frenato, viste le difficoltà di subentrare in un club in corsa [Ve lo avevamo raccontato in un’indiscrezione targata LBDV: qui i dettagli]. Immancabile, infine, il passaggio sullo scudetto perso: “Lo scudetto perso in albergo? Tutti quelli che hanno fatto sport, sanno di cosa parlo. Mentre salivo dalla sala tv alla camera, ho visto giocatori piangere per le scale. Come se quegli episodi discutibili, fosse finito il sogno.”
“SARRI VS MOURINHO? NO, LAZIO-ROMA”
Due operazioni diverse, due acquisti che hanno riacceso l’entusiasmo di un’intera tifoseria. Sia Roma che Lazio hanno puntato su due allenatori top. Maurizio Sarri, però, non vuole che la rivalità cittadina diventi la sua sfida a Josè Mourinho: “Roba giornalistica, giocheranno Lazio e Roma, né io potrò segnare, né Mourinho salvare un gol. Contano le squadre, più dei giocatori e degli allenatori. Importante sarà fare un grande lavoro, tornare a divertirsi, fare un calcio che mi piace. Quando un tecnico si diverte lo trasmette e dopo un po’ cominciano a divertirsi anche i giocatori. Quando si divertono i giocatori si diverte anche il pubblico.”
Dalle sue prime parole, emerge anche la chiara intenzione di voler importare il suo credo tattico nella Roma biancoceleste. La ricerca del bel gioco, del calcio propositivo e divertente che conquista piazza e opinione pubblica. Maurizio Sarri si è mostrato sicuro, convinto di voler fare un passo avanti rispetto al periodo bianconero, ma anche un passo indietro verso quegli ideali ‘accantonati’ per la ricerca della vittoria.
Infine, il tecnico toscano ha anche dato qualche segnale tattico sulla sua nuova avventura: “Passaggio al 4-3-3? Non ci sono esterni alti, e qualcosa va cambiato.“
SARRI UOMO MERCATO
Interessanti, infine, i passaggi sul mercato. Maurizio Sarri, dopo essere stato esonerato dalla Juventus, è finito al centro di tante voci di mercato. Oltre a quelle sopracitate su un possibile ritorno al Napoli, il tecnico di Filigne Valdarno non ha nascosto contatti e chiacchiere con altri due club italiani.
“Roma? Non ci ho mai parlato direttamente. Secondo i miei agenti, siamo stati molto vicini.” Proprio la Roma, infatti, sembrava lo step successivo all’esperienza bianconera. Prima della virata a sorpresa e dell’ufficialità dell’arrivo del tecnico portoghese, la Roma e Maurizio Sarri sono stati davvero vicini [Altra conferma ad un’indiscrezione targata LBDV: qui i dettagli]. La retromarcia ha sorpreso tutti, Sarri compreso.
Altra conferma, poi il contatto con la Fiorentina [Qui la nostra esclusiva]:“E’ vero che ci sono stati contatti con la Fiorentina? Ho avuto contatti prima di Prandelli.”
Tra conferme e smentite, ammissioni e retroscena, Maurizio Sarri è tornato a parlare dopo 332 giorni. Un’intervista, questa, che ha lasciato tanti spunti interessanti…
(Foto: profilo twitter ufficiale FC Juventus)
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