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Inter, Sabatini diretto: “Gli Zhang non hanno entusiasmo”

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Il nuovo campionato sta per prendere il via e le squadre della nostra Serie A hanno cambiato molto, tra acquisti e cessioni illustri. Il direttore sportivo del Bologna, Walter Sabatini, commenta alla Gazzetta dello Sport il panorama italiano. Prima di tutto ovviamente uno sguardo in casa rossoblu:

“No, volevo andarmene prima, per motivi personali. Ora ho l’obbligo morale di rimanere, soltanto i topi scappano dopo una disfatta. Voglio essere testimone della resurrezione, dobbiamo entrare nel lato sinistro della classifica. Vediamo quanti punti facciamo e come li facciamo. Se andrà bene, resterò. Sennò, a casa. Mihajlovic è un grande tecnico. Glielo ripeto sempre: ‘Tu non sei un allenatore, tu sei l’allenatore’ ”.


Dichiarazioni abbastanza forti anche nei confronti dell’Inter e della gestione societaria dei campioni in carica, queste le parole di Sabatini:

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“L’Inter mi ha trattato benissimo, in Cina ero spesso ospite a casa della famiglia Zhang e ho commesso un peccato mortale nell’andar via. Non si lascia l’Inter, continuo a pentirmi di averlo fatto. Però qualche scricchiolio si avvertiva e non vedevo l’entusiasmo giusto. Non dico che un proprietario debba essere fanatico, ma un po’ tifoso sì. Hakimi e Lukaku non si sostituiscono con facilità, ma noto che Simone Inzaghi detta delle linee di gioco nuove e affascinanti, e penso che faranno bene. Il prossimo campionato sarà bello e incerto perché una nuova variabile lo scaverà nel profondo. Con gli stadi a porte chiuse i calciatori si sono abituati a giocare a Subbuteo, nel silenzio. Con il ritorno del pubblico tante prestazioni verranno modificate dai sentimenti sugli spalti”.

foto: profilo twitter ufficiale Bologna FC

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