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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – C’è sempre una prima volta

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La seconda parte del girone di andata del Milan, a Firenze contro la Fiorentina, comincia decisamente male. Fiorentina 4 Milan 3. La squadra ospite effettua più tiri in porta, registra il più alto possesso palla, completa più passaggi però il calcio non è il pugilato e non si vince ai punti, ma ai gol. E chi ne fa di più vince. La Fiorentina capitalizza al massimo le occasioni avute, mentre i rossoneri si dimostrano leziosi in attacco, mancando il gol nel primo tempo in diverse occasioni, e generosi in difesa, regalando due dei quattro gol subiti.

La pausa della Nazionale non ha fatto certo bene e adesso toccherà mettere a frutto questa prima sconfitta della stagione in una partita che non era cominciata cosi male.

Primo tempo

Al minuto quinto il Milan trova il gol con Ibra, ma la posizione di partenza è irregolare. Un minuto più tardi bella imbeccata di Tonali per Leão, che controlla bene ma calcia debolmente. Si vede in avanti la Fiorentina: su un corner, un errore di Tătăruşanu spiana la strada al vantaggio di Duncan. I padroni di casa, in fiducia, costruiscono una buona occasione, con il colpo di testa di Vlahović alto di poco. Torniamo subito in avanti: al 20′ Tonali scippa un pallone sulla trequarti e va al tiro, Terracciano devia. Si accende Leao, serpentina e gran destro al 21′, ancora Terracciano attento. Ancora Leão al 29′: destro ben angolato su cui il portiere viola di nuovo si supera. Rafa sempre pericoloso al 35′: sfugge a Odriozola ma il suo mancino viene rimpallato. Risale la Fiorentina: sinistro pericoloso di Bonaventura al 37′, fuori. Assedio rossonero ma Ibra si mangia il pareggio al 42′: cross di Kjaer e colpo di testa comodo per Zlatan, fuori di centimetri. A sorpresa, arriva il raddoppio della Fiorentina: destro a giro chirurgico di Saponara per il 2-0.

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Secondo tempo

La ripresa si apre con un’altra chance per noi: Ibra raccoglie la sponda di Leão ma conclude fuori. Al 52′ di nuovo Rafa: destro su assist di Kessie, la palla gira di poco sopra l’incrocio dei pali. Pioli opera un triplo cambio ma alla prima occasione Vlahović punisce i rossoneri: in profondità evita Tătăruşanu e scarica di sinistro in rete. Un errore di Bonaventura al 62′ apre però la strada al 3-1 di Ibra, che ci riporta nel match. Passano quattro minuti e segna ancora Zlatan: Theo sfugge a Odriozola e mette in mezzo per l’11 che di interno non sbaglia. Il Milan spinge ma non è la serata giusta. Ed è ancora Vlahović a fare male: palla persa ingenuamente da Theo, sinistro vincente del serbo che fa 4-2. Nell’ultimo assalto troviamo il 4-3 con un colpo di testa di Ibra che si stampa sul palo e viene accompagnato in rete da Venuti. È una rete che sa di beffa, carica di rimorso.

Ma non c’è tempo per elucubrazioni cervellotiche, martedì ci si gioca quello che rimane della Champions League, contro un Atletico Madrid che certo non farà sconti.

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