Angolo del tifoso
ANGOLO ROMA – Confusa e…Felix
Tutto da perdere e il tuo da guadagnare
Questo è il sottotitolo perfetto alla partita odierna. La Roma arriva ad affrontare il Genoa in difficoltà di classifica e di formazione, ci arriva con i suoi problemi di identità, ma col blasone e il favore dei pronostici che tanta fortuna porta.
La Roma, come spesso accade da anni durante le soste, si trova a battezzare i nuovi allenatori con due settimane di lavoro e l’entusiasmo della novità, anche questo porta molta fortuna… aggiungiamo che il Genoa non ha mai vinto e la polpetta avvelenata è pronta.
Le soste delle nazionali andrebbero abolite perchè, non sapendo i giornali cosa scrivere, partono articoli di ogni genere a predire l’apocalisse giallorossa, mentre i tifosi già di loro non dormono guardando il soffitto. Mourinho bollito, Mourinho scontento, Mourinho esonerato, Mourinho astronauta e Mourinho scopino…traducendo: BLA BLA BLA e ancora BLA.
Ad oggi l’unica nota “positiva” è il tampone di Cristante, la cui assenza, per voce di Mou, getta nel secchio la già scarna settimana di lavoro.
Ma il Genoa?
La partita è come deve essere, Roma costantemente col pallone tra i piedi e nella metà campo avversaria. Il Genoa attende e i giallorossi hanno diverse situazioni interessanti, seppure a tratti il palleggio risulti sterile. La pioggia di Marassi non aiuta il bel gioco anche se non si capisce perchè a scivolare continuamente siano solo i giallorossi.
Mhkytarian ispiratissimo trova anche il vantaggio al minuto 15 su un cross di Karsdorp, ma il pallone tocca la mano di Abraham. Molti palloni buttati in area ma l’inglese è evanescente e Shomurodov lento e impacciato. Proprio l’uzbeko si mangia un gol al volo su grande progressione di El Shaarawy.
No davvero… ma il Genoa?
La ripresa propone lo stesso tema, Roma in avanti e Genoa non pervenuto. L’armeno ci prova più volte ma tira sempre troppo alto. Se fossimo in un episodio di What If, sapremmo che ci sono infiniti universi, ma in nessuno di questi il 70% di possesso e il 90 di presenza in area avversaria non porterebbero i 3 punti. Sicuramente siamo in quell’universo dove Masiello sono 35 anni che ha 35 anni, probabilmente è finito in un loop spazio tempo.
Felixità
In effetti, nonostante l’imprecisione romanista, il vantaggio arriva, dal più insospettabile e più giovane, quel Felix Afena Gyan che Mourinho si coccola da settimane: il ragazzo entra con un piglio raro e quando l’armeno innesca la serpentina, è pronto a cogliere l’assist e incrociare per lo 0 a 1.
La settimana del ragazzo già sarebbe “complicata” così e invece Felix parte sul contropiede e spara un siluro dai 30 metri che si infila sotto l’incrocio, chiude la partita e ci regala la più genuina delle esultanze: un sorriso emozionato e le mani sul petto a chiedersi “Ma l’ho fatto Io?”.
Leggende narrano che Rui Patricio fosse in campo, ma nessun testimone conferma. Direi bene la difesa, ma direi una bugia perchè dubito si siano incrociati con gli attaccanti genoani. Pellegrini arretrato (e non al meglio) è penalizzato, ma regge botta, le prende e le da, così come Veretout, meno propositivo ma ottimo in protezione.
Karsdorp partita sontuosa, spinge a tutta fascia, liberato dalla difesa a tre e mette in mezzo cento palloni. El Shaarawy gran primo tempo di corsa, dribbling, progressioni e recuperi, più stanco ma sempre efficace nella ripresa.
Abraham in grave involuzione, perde tutti i contrasti, non tocca una palla se non quella che fa annullare il gol di Miky. Male anche l’uzbeko anche se l’impegno e la presenza non mancano, ma fa sempre la scelta sbagliata e Shomurodov comincio a pensare si traduca con “colui che non segna neanche dal droghiere”.
Per ovvi motivi al minuto 82 ha smesso di essere il migliore in campo, ma Mhkytarian risponde alle voci e alle critiche degli ultimi giorni, sfoderando una prestazione da campione, sempre nel vivo delle azioni con tiri e assist.
A 20 anni ha già fatto vedere molto, Felix, ma certo questa doppietta neanche Mou poteva predirla. Generoso, fisico, velocissimo, senza paura…è arrivato il momento di proteggere questo ragazzo, perchè stasera l’asticella si è alzata, stasera Felix è un giocatore di Serie A…la Primavera e l’innocenza sono finite.
La Roma di Mou non ha un reale problema di gioco, ma certo pecca in concretezza. Una squadra con 8-10 palle gol a partita non può faticare tanto a trovare la rete. Le due punte funzionano meglio in senso assoluto, ma serve più cattiveria dai due “intrupponi” davanti.
Roma quinta, i problemi ci sono, le possibilità anche…forza e coraggio.
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