Angolo del tifoso
ANGOLO MILAN – Milan, che batosta!
Sette gol presi in due giornate, contro due squadre abbondantemente sotto in classifica, ultima partita vinta un mese fa contro la Roma e ossigeno che sembra cominciare a scarseggiare. Se non è questo un allarme che suona, poco ci manca.
Primo Tempo
Il Milan perde meritatamente contro un ottimo Sassuolo che si conferma bestia nera dei rossoneri. I padroni di casa hanno giocato nei primi quindici minuti, hanno sprecato tanto e troppe volte in fuorigioco, così il vantaggio iniziale, a opera di Romagnoli su calcio d’angolo, è puramente illusorio. Gli ospiti non si scompongono, anzi. Salgono in cattedra i tre di centrocampo, Henrique-Lopez-Frattesi che garantiscono un livello tale di palleggio e di velocità nelle ripartenze tali da mettere in difficoltà i due mediani milanisti, Bennacer e Bakayoko. Il Milan comincia ad andare fuorigiri e, in poco tempo, prima subisce il pareggio e a stretto giro il vantaggio ospite. La macchina milanista si inceppa presto e non si riprende più. Troppo poco per quella che sarebbe la squadra da battere per la corsa allo Scudetto. Troppo poco per una squadra che, solo la settimana scorsa, ha subito quattro gol da quella Fiorentina che ieri ha perso 2-1 contro l’Empoli. Qualcosa ovviamente non ha funzionato a dovere e, questa volta, alla leziosità in attacco, neutralizzato sempre da una linea di difesa coraggiosamente tenuta sempre molto alta da Dionisi, si aggiunge una condizione fisica che è sembrata parecchio opacizzata dal doppio impegno infrasettimanale e dallo stillicidio dei continui infortuni.
Secondo Tempo
Quella che è sembrata una partita cominciata male, nel primo tempo, si trasforma in brutta prestazione da dimenticare e tenere a mente, nello stesso tempo, nella ripresa. L’aggressività rossonera dura poco, il Sassuolo non perde compattezza e il tempo lavora dalla sua. Più giri fanno le lancette dell’orologio, più aumenta l’ansia sui padroni di casa. Berardi, il matador che da dieci anni agita il sonno dei milanisti, infligge il 3-1 e, da lì, a tenere su il Milan saranno solo i nervi. Ma la foga è un’arma pericolosa. Viene concessa grazia a Theo Hernandez, già ammonito, per un fallo da secondo giallo. Non può esserci grazia, invece, sul fallo da ultimo uomo di Romagnoli su Defrel lanciato a rete. Inesorabilmente svaniscono altri tre punti preziosi.
Stagione azzerata
Svanisce il vantaggio accumulato sull’Inter e svanisce un pò di sicurezza che questa possa essere una stagione diversa dalla passata. Forse questa squadra, costruita in tre anni con tanta pazienza, ha ancora bisogno di continuità e del giusto calibro di impegni. Due competizioni che portano una partita ogni tre giorni e il carico degli acciacchi dovuti al Covid e alla statistica degli infortuni, finiscono solo per rallentare un cammino che potrebbe essere più spedito e senza tanti rimpianti. Rimpianti che, prima o poi, presenteranno il conto, col rischio che sarà molto molto salato.