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Prosegue la striscia positiva del Benevento: 2-1 al Pordenone e terza vittoria di fila

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Come il titano Prometeo, nel mito, rubò il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, così il Benevento riaccende nuovamente la propria lotta appassionata ai piani alti della serie cadetta. La parola d’ordine per entrambe le squadre alla vigilia era “avanti così, senza paura”. Il Benevento per accorciare il distacco dalla vetta della classifica, il Pordenone per fare altri passi in più per togliersi dalle sabbie mobili dell’ultimo posto, dopo la prima vittoria arrivata contro l’Alessandria. Attese della vigilia pienamente rispettate con il Benevento a fare la partita e il Pordenone ad attendere un passo falso. E’ andato tutto secondo copione e, per poco, il Pordenone non ha sfiorato il colpaccio al Santa Colomba, e non quello del punto “racimolato” fuori casa, ma dell’intera posta in palio. Lo aveva detto mister Caserta, alla vigilia: “Col Pordenone bisognerà avere pazienza e saper aspettare”. E così è stato. Perché favoriti e superiori sulla carta e sul campo, i giallorossi hanno dovuto dosare non poco il ritmo da prescrivere ai pungenti avversari. Il Pordenone, infatti, nei primi 45’ ha modellato il suo 4-3-3 con un 4-4-2 molto compatto e robusto a fisarmonica, dove difesa e centrocampo erano piazzati molto stretti tra loro per poi ripartire in verticale. Non bisognava pensare o dare per scontato che i 3 punti fossero già al sicuro in cassaforte, ma restare concentrati. E infatti rischiava di diventare fatale una distrazione che, al 6’ minuto della ripresa, rischiava di compromettere quell’impostazione di gioco con un accurato possesso palla (arrivato al 60%) che aveva caratterizzato la prima frazione di gioco, con i ramarri che si erano difesi in modo molto ordinato. Cambiaghi intercettava un pallone di Elia, e andando via sulla sinistra, serviva il tutto solo Karlo Butic che, davanti a Paleari, concludeva in rete la più facile delle occasioni. Lo sbandamento iniziale dovuto a questo colpo inaspettato, carica i giallorossi che reagiscono con fermezza e determinazione, e in un minuto fanno un uno/due devastante che spazza via i fantasmi e non lascia scampo al morale e alle speranze degli ospiti. Al 61’ si fa “perdonare” Salvatore Elia, dalla distrazione precedente, e, sull’ennesimo corner conquistato dai giallorossi, con un prepotente tiro dalla distanza preciso e chirurgico firma il pareggio. Meno di un minuto dopo il gol-partita di Giuseppe Di Serio che, accorrendo in area, con il suo sinistro batte l’incolpevole Perisan. Le sofferenze non terminavano per i giallorossi. Al 76’ i locali sudavano freddo per un presunto fallo di mano in area di Elia. L’arbitro Di Martino assegnava inizialmente il penalty, per poi cambiare decisione dopo aver visto le immagini al VAR. Proteste prolungate soprattutto dalla panchina del Pordenone. Ospiti di Bruno Tedino, originario proprio del capoluogo sannita, vicini ad un sorprendente quanto inaspettato pareggio a 9 minuti dal termine. Da un calcio piazzato di Falasco, sponda intuitiva di Sylla per Folorunsho che, quasi sulla linea di porta, spreca malamente e incredibilmente alto. Il Pordenone prova un po’ a spingere nel finale, aprendo enormi corridoi per le incursioni giallorosse. All’88’ e al 89’ Benevento vicino al terzo gol in due occasioni con Lapadula: prima solo davanti a Perisan si fa ipnotizzare e poi con un bell’esterno sinistro quasi all’incrocio dei pali. Resta a bocca asciutta e ultimo un Pordenone molto volenteroso, mentre prosegue la striscia positiva del Benevento: inanellata la terza vittoria di fila per i giallorossi dopo i successi contro Reggina e Vicenza. Con un occhio sugli scontri con le dirette concorrenti per la promozione. Si distanzia il Frosinone (fermato dalla Ternana), non si distanzia la Cremonese (vittoriosa a Cosenza). Ma Brescia, Pisa e Lecce non sono poi così lontane.

 

IL TABELLINO

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Benevento (4-3-3)

Paleari; Elia (79’ Glick), Vogliacco, Barba, Masciangelo; Ionita, Viviani (79’ C

alò), Acampora (60’ Di Serio); Insigne (69’ Tello), Lapadula, Improta (60’ Brignola)

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All. Caserta

Pordenone (4-3-3)

Perisan; El Kaouakibi (87’ Magnino), Camporese, Bassoli, Falasco; Folorunsho, Pasa, Pinato (80’ Ciciretti); Kupisz (64’ Sylla), Butic (64’ Zammarini), Cambiaghi (87’ Tsdjout)

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All. Tedino

Arbitro: Di Martino di Teramo

Gol: 51’ Butic (P), 61’ Elia (B), 62’ Di Serio (B)

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Ammoniti: Viviani (B), Pinato (P), Acampora (B), Tello (B)

Recupero: 2’ primo tempo; 5’ secondo tempo

LA CRONACA IN….10 PASSAGGI

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3’ Gli assalti iniziali del Benevento producono il primo pericolo per il Pordenone: dal terzo angolo in 3 muniti, sinistro di Ionita, deviato da Perisan sopra la traversa. Risposta subito dopo degli ospiti con una bordata dai 30 metri di  Folorunsho

9’ Ancora il n.1 del Pordenone Perisan protagonista su un sinistro di Improta da posizione defilata

21’ Scontro aereo di gioco dall’impatto violento tra Pinato e Ionita. I due giocatori si riprendono a fatica. Entrano in campo i sanitari: Pinato si rialza dopo un paio di minuti, mentre è necessario l’utilizzo dei punti con un bendaggio alla testa per il centrocampista giallorosso

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27’ Ancora Perisan si distende su una conclusione insidiosa di Lapadula

51’ Cambiaghi intercetta un pallone di Elia, e va via sulla sinistra servendo il tutto solo Butic che, davanti a Paleari, conclude in rete la più facile delle occasioni

61’ Si fa “perdonare” Elia, dalla distrazione precedente che ha portato gli ospiti ad andare in vantaggio, e, su sull’ennesimo corner dei giallorossi, con un prepotente tiro dalla distanza preciso e chirurgico. Nulla può l’incolpevole Perisan

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62’ Vantaggio del Benevento, che ribalta tutto. Il neoentrato Di Serio accorre in area e il suo sinistro batte l’estremo difensore Perisan. Un uno-due devastante che non lascia scampo.

76’ Suda freddo il Benevento per un presunto fallo di mano in area di Elia. L’arbitro Di Martino assegna inizialmente il penalty, per poi cambiare decisione dopo aver visto le immagini al VAR. Proteste prolungate soprattutto dalla panchina del Pordenone

81’ Pordenone vicino ad un sorprendente quanto inaspettato pareggio. Da un calcio piazzato di Falasco, sponda intuitiva di Sylla per Folorunsho che, quasi sulla linea di porta, spreca malamente e incredibilmente alto

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88’ Benevento vicino al terzo gol in due occasioni con Lapadula: prima solo davanti a Perisan si fa ipnotizzare e poi con un bell’esterno sinistro quasi all’incrocio dei pali

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