Napoli
Tre cose su Napoli-Leicester
Missione compiuta. Il Napoli era chiamato alla prima partita decisiva della stagione, quella da dentro o fuori. Serviva battere il Leicester e la vittoria è arrivata. Quindi se c’è una cosa da dire è: bravi!
Il tuffo del mister. Fare l’allenatore in Italia non è cosa facile, e Spalletti lo sa. Ma contro il Leicester, per la seconda volta in quattro giorni, Luciano non si è limitato ad “amministrare” il momento di difficoltà, è andato bel oltre. Lo ha fatto con scelte importanti, difficili e ad altro rischio di impopolarità. Ed ecco allora Petagna centravanti e Mertens in panchina. Alla fine, ancora una volta ha avuto ragione lui e non è un caso che la vittoria di giovedì sera sia passata per i piedi del grosso attaccante triestino, per la grande prestazioni di Eljif Elmas e per l’attenzione e l’abnegazione messe in campo, ancora una volta, da Mario Rui. Spesso Spalletti, da quando è arrivato a Napoli, ha difeso e dato fiducia a questi tre uomini che nella partita decisiva per il passaggio del turno lo hanno ripagato alla grande. Resta allora l’immagine del tuffo che a fine partita Spalletti ha dedicato proprio ad Elmas. E restano le statistiche ed i premi: il macedone è stato eletto dalla Uefa miglior giocatore della settimana europea e con quattro gol è tra i capocannonieri della competizione (davanti a lui solo Galeno del Braga, Ekambi dell’OM e Daka del Leicester).
Maledetti sorteggi. Il tifoso napoletano è ormai abituato e lunedì non si aspetterà nulla di buono dai sorteggi dei sedicesimi di finale di Europa League (sono in programma alle 13.00 a Nyon, in Svizzera). Fa comunque un certo effetto leggere i nomi delle squadre che il Napoli potrà affrontare a febbraio in questa competizione. Due su tutte: il Borussia Dortmund di Erling Håland ed il Barcellona di Xavi. Ma attenzione, perché ci sono anche il Lipsia, il Porto, il Siviglia e poi le due squadre dell’Est: lo Sheriff dei miracoli che ha battuto il Real al Bernabeu e lo Zenit di San Pietroburgo.