Coppa d’Africa: continua il tira e molla (a soli 18 giorni dal via…)

A (soli) diciotto giorni dalla prima partita inaugurale, è ancora incerto il destino della Coppa d’Africa, per la quale continuano a rincorrersi i rumors e le smentite di rito. Il tempo, però, stringe e serve dare una risposta che sia definitiva.

E’ verosimile pensare che la medesima possa arrivare a stretto giro, con le istituzioni chiamate a mettere fine – in un senso o nell’altro – alla querelle che sta caratterizzando questo finale di 2021.

IL FRONTE – DIVISO – DELLA CAF

La CAF continua a confermare – seppur mai in maniera inequivocabile ed espressamente indicata – il regolare svolgimento della competizione. Sia Motsepe che Eto’o, rispettivamente presidente della CAF e numero uno della federazione camerunense, hanno spiegato che non ci sono motivi per rinviare la Coppa d’Africa, malgrado una situazione locale epidemiologica preoccupante.

Tuttavia, anche la stessa CAF è divisa sulla decisione, così come si evince dal documento a firma del portavoce della Federazione del Burkina Faso, Antoine Battiono, secondo il quale un membro della massima istituzione calcistica continentale ha votato a favore di un rinvio della Coppa d’Africa. La discussione è stata al centro della videoconferenza tenutasi lo scorso 19 dicembre, dove è emersa la completa spaccatura tra le parti chiamate in causa.

Senza dimenticare il pressing dei club europei e della FIFA, che sarebbero a loro volta propensi a posticipare la competizione. Soprattutto i club di Premier League, dove il contagio da Covid-19 dilaga in maniera importante, sono pronti a non far partire i calciatori convocati dalle rispettive Nazionali facendo leva “su un protocollo non chiaro”.

Le prossime ore saranno cruciali per capire quale sarà la scelta definitiva, con la CAF e affini che cercano il più possibile di tutelare i propri interessi. D’altro canto, l’ennesima ondata di Covid-19 che rischia concretamente di rimandare l’appuntamento con la Coppa d’Africa.

(foto: sito ufficiale CAF)

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