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Sassuolo, Carnevali su Frattesi e Scamacca: “Possibile che parta soltanto uno”

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L’amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di GR Parlamento, in merito soprattutto alla possibilità di cedere nella sessione estiva qualche pezzo pregiato, svelando anche un retroscena su Domenico Berardi. Queste le parole del dirigente neroverde raccolte da TMW:

Come ha vissuto questo momento così difficile per il mondo e per il suo ex allenatore De Zerbi?
“Lo sto vivendo come tutti, la situazione è drammatica. Stiamo uscendo da questa pandemia che ci ha colpito dal punto di vista psicologico in modo pesante e ora questa guerra. Con De Zerbi siamo stati in contatto tutti questi giorni, fortunatamente oggi è rientrato in Italia col suo staff. Chiaro che il pensiero va a tutta la gente che in questo momento sta soffrendo”.

La bottega di Carnevali è molto cara. Come ha costruito questo miracolo Sassuolo?
“Io sono a Sassuolo da nove anni e il Sassuolo è da nove anni in Serie A. Ringrazio i miei collaboratori, ma tutto parte dalla nostra proprietà, dalla famiglia Squinzi che ci ha dato le linee guida: ragazzi giovani, di prospettiva, e con un giusto equilibrio tra parte tecnica e quella sportiva. Noi facciamo parte di un grande gruppo, quello Mapei, e proviamo a gestire la società come un’azienda”.

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Tra 24 giorni a Palermo l’Italia sfiderà la Macedonia del Nord e ci sarà Berardi, che ha legato i propri successi al Sassuolo
“Lui è cresciuto tra i ragazzi giovani del Sassuolo e con lui c’è un legame speciale. E’ cresciuto non solo dal punto di vista sportivo: è maturato tantissimo, è un campione ed è uno dei migliori giocatori italiani se non il migliore. E’ un giocatore straordinario, è veramente speciale. Chiaramente da parte sua può esserci l’ambizione di andare in un grande club: possiamo aspettarci che da un momento all’altro possa arrivare una richiesta importante, ma deve essere una richiesta importante di un grande club. Solo a quel punto ci faremo un ragionamento con lui per decidere la corsa giusta da fare per entrambi”.

Lo voleva la Fiorentina
“Sì, lo scorso anno la Fiorentina ha fatto un’offerta che però non abbiamo ritenuta congrua rispetto al valore del giocatore. Anche per il giocatore deve esserci l’ambizione di andare in un club top: non che la Fiorentina non lo sia, ma se vuole fare investimenti di un certo tipo non può fare quella valutazione di Berardi”.

Il paradosso è averlo visto protagonista in Nazionale e non in un top club
“A noi fa piacere vedere i nostri giocatori partecipare a competizioni europee. Vedere nostri giocatori diventare campioni d’Europa ci ha dato grande soddisfazione. Poi dipende anche dagli altri club: la nostra politica è quella di far crescere giocatori giovani per poi cederli perché fa parte della nostra scelta. Senza questo modo di operare potremmo ambire anche noi stessi alle competizioni europee: quest’anno abbiamo ceduto Locatelli alla Juventus, Marlon allo Shakhtar, Caputo alla Samp e Boga all’Atalanta. Se vanno in grandi club siamo felici e contenti: quando vedo i nostri ragazzi con la maglia della Nazionale è una soddisfazione immensa”.

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Cosa pensa di Buffon che ha rinnovato col Parma?
“Una bella cosa, lui è un grande professionista. E’ giusto che in ogni club ci siano persone di riferimento. Noi abbiamo il nostro capitano, ovvero Magnanelli: ora sta giocando meno, ma per noi è importantissimo nello spogliatoio. Ben vengano questi ragazzi”.

Che tipo di allenatore è Dionisi?
“E’ un ragazzo giovane, intelligente. Un ragazzo bravo e sta crescendo anche lui perché arriva dalla Serie B. Abbiamo scelto un allenatore giusto per proseguire il nostro progetto, ma anche lui credo abbia scelto la società giusta per poter crescere. E’ un allenatore che potrà fare carriera, ha tutte le caratteristiche per poterlo fare”.

Tra l’altro è l’allenatore con l’ingaggio più basso in Serie A
“Questo non lo so. Ha l’ingaggio giusto per quello che noi abbiamo intenzione di investire su un allenatore, così come sui giocatori”.

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Quanto conta per il Sassuolo l’idea del bel gioco? Della qualità?
“Tantissimo. Partiamo sempre dall’idea di ottenere una identità di gioco perché pensiamo che partendo dal gioco si possano poi ottenere tante cose. Esprimere un gioco piacevole fa sì che ci sia poi attenzione degli altri nei nostri confronti e poi perché ci piace vedere la squadra giocare bene e il bel calcio”.

Scamacca e Frattesi, l’Inter è in pole position: 65 milioni di euro per entrambi?
“Dipende come li dividiamo. Io direi che, al di là di Frattesi e Scamacca, abbiamo anche altri giocatori come Raspadori o Traoré che si stanno mettendo in mostra. Non abbiamo la necessità di dover vendere tanti ragazzi, può darsi che vada via solo uno dei due… Sicuramente hanno valutazioni importanti, sono giocatori importanti e di grande prospettiva. Quando verranno richiesti verrà fatta un’adeguata analisi”.

(Foto: twitter ufficiale Sassuolo)

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